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Business

Google scompare dai brand del futuro

Dopo aver dominato le prime due edizioni del Future Brand Index, la società di Mountain View perde ben 20 posizioni lasciando il primato ad Apple. Alla base della “débâcle” la scelta di un nome

Apple, Microsoft e Samsung. È un podio tutto hi tech quello che compone la terza edizione dei Future Brand Index 2016, classifica annuale che, basandosi sulla Global Top 100 Companies di PwC, misura la forza di un brand basandosi su 18 diversi fattori chiave, suddivisi in due macro categorie: “scopo”, cioè la ragione per cui esistono, e l’“esperienza” che offrono. Da questa particolare classifica, che si basa su oltre 3 mila intervistati in tutto il mondo, scompare Google, che nelle precedenti due edizioni aveva dominato la Top 10. E che, se esistesse ancora, dominerebbe la classifica superando anche il marchio Apple. Ma quali sono le ragioni di questa débâcle per la società di Mountain View? Una soltanto: la decisione di cambiare nome. Il passaggio da Google ad Alphabet, infatti, ha tolto appeal alla società, almeno agli occhi del grande pubblico: la seconda società più capitalizzata al mondo occupa solo la 21esima posizione, le valutazioni sono buone, ma assai più basse di quelle date assegnate a Google. Il caso Alphabet, si sottolinea da Future Brand, conferma che in settori che non influiscono negativamente sulla percezione del brand che ne fanno parte o in casi di aziende che non si trovano ad affrontare crisi o problemi gravi, il cambio di nome può non essere la scelta giusta.