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Benzina meno cara, con Fiat la paghi un euro al litro

Accordo con i distributori Ip per fornire carburante a un prezzo che non si vedeva dal 1999. Un’offerta valida fino al 31 dicembre 2015 e attiva su tutta la gamma

Rilanciare il mercato dell’auto facendo felici anche gli automobilisti. È la nuova mossa del gruppo Fiat che, grazie a un accordo appena stretto con Ip – l’azienda petrolifera del gruppo Api – permetterà a coloro che acquistano una nuova auto di tornare a pagare la benzina a un prezzo che non si vedeva ormai dal lontano 1999: solo un euro al litro per benzina o gasolio fino al 31 dicembre 2015.Quella del Lingotto è senza dubbio un’iniziativa originale, l’azienda italiana è la prima del settore automobilistico a farsi carico di buona parte del costo del carburante, aumentato negli ultimi tre anni di più del 50%. La nuova iniziativa di Fiat – attiva nei 3.700 punti di distribuzione Ip è parte integrante di un approccio a 360° dell’azienda torinese che parte dalle soluzioni eco-tecnologiche, continua con l’attenzione per il comportamento di guida e oggi arriva fino a misurarsi con il costo dei carburanti.I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE. L’offerta è proposta su tutta la gamma e valida fino al 31 luglio 2012. Al momento dell’acquisto il cliente riceve una card attivata dal concessionario e collegata a un Pin consegnato in busta chiusa. La card è legata alla vettura acquistata ed è caricata con un ammontare di litri di combustibile diverso a seconda del modello scelto. Per esempio, se si sceglie una Bravo Multijet, la carta permetterà un rifornimento totale di 2.000 litri. Una volta ricevuta la card e recandosi in un distributore Ip il cliente fa rifornimento a un prezzo bloccato a 1 euro al litro, esibisce la carta al gestore, digita il Pin, paga l’equivalente dei litri erogati (ad esempio 10 Euro per 10 litri) e il totale dei litri erogati viene detratto dal totale presente nella carta. In altre parole, la differenza tra l’euro al litro pagato dal cliente e il prezzo effettivo del carburante è pagata da Fiat che si assume il rischio del potenziale incremento di prezzi del carburante fino alla fine del 2015.