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È giunto il tempo della sostanza

Tra sbalzi monetari e mercati in affanno, le più interessanti novità del momento dimenticano sperimentazioni ed eccessi tanto in voga fino a pochi anni fa

Una farfalla e un fiore. Sembra l’inizio di una fiaba, non di un articolo di orologeria sulla nuova stagione e sulle tendenze emerse dal recente SIHH di Ginevra, il salone internazionale che presenta le novità del “colosso” Richemont – gruppo ginevrino quotato alla Borsa di Zurigo e proprietario di una dozzina di marchi di alta e altissima gamma – oltre ad Audemars Piguet, Parmigiani, Richard Mille e Greubel Forsey. Insomma, tantissima roba.

EFFETTO FARFALLAMa torniamo alla farfalla e al fiore, come i due simboli di questa edizione. Il fiore è quello dell’automa che apre e chiude i boccioli nel quadrante del Richard Mille Tourbillon Fleur, uno dei segnatempo più preziosi del SIHH 2015. La farfalla è quella della suggestiva teoria secondo la quale il suo battito d’ali potrebbe scatenare un uragano a migliaia di chilometri di distanza. “Uragano” che ha preso il via dal voluto indebolimento della nostra moneta con il quantitative easing della Bce e per giungere all’abbandono della soglia minima di cambio franco svizzero-euro deciso dalla Banca nazionale elvetica, anticipando la mossa di Draghi, con la valuta di Berna che si è subito apprezzata, mandando in subbuglio l’intera industria orologiera svizzera, sia sul mercato finanziario – con il Gruppo Swatch che per voce del suo Ceo, Nick Hayek, ha ipotizzato in un’intervista al SonntagsBlick anche un possibile ritiro dai listini – sia in ottica export, perché l’oscillazione valutaria ha determinato un aumento generalizzato dei listini internazionali in pochi giorni, con la previsione di ulteriori aumenti entro pochi mesi.

I MODELLI A. LANGE & SÖHNE E AUDEMARS PIGUET In ogni modo, l’orologeria svizzera ha comunque le spalle solide e prodotti unici, che le permetteranno senz’altro di superare il tumulto monetario. Entriamo perciò nel merito delle novità più interessanti. A partire da A. Lange & Söhne, che rinnova la linea Saxonia, presentando tre nuovi modelli in occasione dei vent’anni della collezione. Abbiamo quindi il Manuale, il Dual Time e l’Automatico, che registra un diametro della cassa leggermente ridotto rispetto alla versione precedente di 38,5 millimetri. Uno dei suoi punti di forza resta il ponte del bilanciere inciso a mano, in bella mostra sul fondo cassa in vetro zaffiro che consente inoltre la visuale sul movimento di manifattura con le platine in alpacca naturale e la molla a collo di cigno della regolazione micrometrica del sistema oscillante. La riserva di massima carica arriva a 72 ore. Se poi credete che ancora che ripetizione minuti, alto volume e impermeabilità non si sposino tra loro – perché le dimensioni della cassa non consentono una melodia meccanica abbastanza potente e per avere una trasmissione del suono sufficientemente udibile la cassa non può essere a prova di acqua – Audemars Piguet vi costringe a ripensarci. È arrivato, infatti, il Royal Oak Concept Acoustic Research, un prototipo unico che, in collaborazione con il Politecnico di Losanna, è riuscito nell’impresa di ottenere un suono della ripetizione minuti con un livello di volume mai raggiunto prima dentro una cassa impermeabile fino a 20 metri. E la qualità del suono? È garantita dal Conservatorio di Ginevra. Il movimento di manifattura, con cronografo, è a carica manuale ed è “regolamentato” da un tourbillon a ore 6.

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DA BAUME & MERCIER A MONTBLANC (PASSANDO PER IWC)Il Clifton Automatico Gran Data e Riserva di Carica di Baume & Mercier è un segnatempo dall’estetica decisamente azzeccata e dal “volto simpatico”, nel senso che le due finestrelle del grande datario nella parte superiore sembrano piccoli occhi furbetti e l’indicazione della “benzina” che alimenta il movimento sopra a ore 6 pare sorriderci. Mentre la cassa tonneau, che alterna con sapienza lavorazioni lucide e satinate, si ispira alle linee in voga negli anni Cinquanta del secolo scorso. Il movimento automatico ha una riserva di carica di 42 ore e l’impermeabilità è garantita fino a 50 metri. La novità Iwc è invece il Portoghese Calendario Annuale, che attraverso un nuovo movimento automatico di manifattura, indica il mese, la data e il giorno della settimana in tre finestrelle separate a forma di semicerchio, situate sul quadrante a ore 12, e deve essere corretto manualmente una volta all’anno, ovvero alla fine di febbraio. La scelta della successione “americana” della data non è dettata soltanto da esigenze di natura tecnica ed estetica, ma rappresenta soprattutto un omaggio a Florentine Ariosto Jones (1841–1916), orologiaio di Boston, che nel 1868 ha fondato a Schaffhausen la Iwc (International Watch Company). Passando a Montblanc, l’Heritage Spirit Orbis Terrarum indica le ore del mondo in modo pratico e intuitivo. Per regolare l’ora basta posizionare a ore 6 la città di partenza con il suo orario corrispondente. L’ora locale viene visualizzata dalle lancette centrali delle ore e dei minuti che si regolano con la corona di carica. E in viaggio il modulo che regola la complicazione delle “ore universali” indica l’orario nella località di destinazione. Basta regolare le lancette delle ore e dei minuti che indicano la nuova ora locale, mentre l’ora del Paese di origine rimane visualizzata a ore 6. La riserva di carica del movimento automatico è di 42 ore.

LE PROPOSTE PANERAI, PIAGET E VACHERON CONSTANTINLa cassa del Panerai Radiomir Firenze 3 Days è la riproduzione del primo orologio creato dalla casa fiorentina nel 1936 e in questa versione è interamente decorata, con incisioni realizzate a mano, da esperti artigiani italiani con motivi cari all’iconografia fiorentina. Difatti le linee composte dalle sapienti mani degli incisori compongono figure geometriche che creano un insieme armonioso in cui spiccano dettagli di grande valenza simbolica come il giglio fiorentino, simbolo del capoluogo toscano fin dall’undicesimo secolo. Il movimento di manifattura è manuale e indica ore e minuti. Con i suoi 25 movimenti ultra-piatti, detentori di ben 14 record mondiali, la maison Piaget è invece maestra nell’arte della sottigliezza estrema e grazie al nuovo movimento manuale (Cal. 883P) dà prova ancora una volta di una competenza senza eguali: in questo caso con la complicazione del crono con ruota a colonna e secondo fuso orario. Il calibro e la cassa dell’Altiplano Cronografo hanno stabilito un nuovo doppio record di sottigliezza con uno spessore di 4,65 mm per il movimento con cronografo flyback (che riporta le lancette a zero attraverso una semplice pressione del pulsante che poi fa automaticamente ripartire la rilevazione dei tempi) e soli 8,24 mm per la cassa. Interessante anche la novità Vacheron Constantin: in occasione del 260esimo anniversario della sua fondazione, la manifattura ginevrina più antica, e sempre in attività dal 1755, ha presentato i primi sette modelli della nuova collezione Harmony. Realizzati in serie limitata, questi segnatempo hanno la caratteristica forma coussin per un design che si ispira a uno dei primi cronografi da polso della maison presentato nel 1928. E l’Harmony Cronografo Grande Complicazione Ultra-piatto, con il Calibro 3500 a carica automatica di soli 5,20 mm di spessore, è il cronografo rattrappante monopulsante più piatto del mondo.

R” COME RALPH LAUREN, RICHARD MILLE E ROGER DUBUISLa divisione orologeria meccanica di Ralph Lauren conferma la serietà di intenti nell’approccio al mondo delle lancette anche nella rassegna 2015 del salone ginevrino con diverse novità di rilievo tra cui lo Sporting Cronometro RL67 Safari con quadrante mimetico verde smaltato, numeri arabi stampati dalla colorazione beige (luminescente) e lancette a gladio per ore e minuti. La cassaimpermeabile fino a 100 metri, è sabbiata nera con un piacevole effetto “anticato”. Mentre il movimento automatico è certificato dal Cosc e conta su una autonomia massima di 42 ore. È inoltre semplicemente stupefacente l’ennesima interpretazione del tourbillon per la casa di Richard Mille – visionario protagonista dell’altissima gamma degli ultimi anni – con l’RM 19-02 Fleur, dove una magnolia abbraccia il tourbillon volante (ossia montato senza ponte superiore) con i suoi cinque petali realizzati e dipinti a mano dal celebre incisore Olivier Vaucher e si apre e si chiude al ritmo cadenzato di una danza cinetica, in base ai minuti o su richiesta, utilizzando il pulsante a ore 9. E con l’apertura totale del tourbillon volante e del suo stame incastonato abbiamo anche l’innalzamento di 1 mm che richiama lo sbocciare di un fiore. Infine, se a un’occhiata frettolosa non sembrerebbe, l’Excalibur Scheletrato Roger Dubuis è mosso da un movimento automatico di manifattura e contraddistinto dall’eccellenza del savoir faire certificato dal prestigioso Punzone di Ginevra. Non sembrerebbe perché non vi è traccia della massa oscillante che ricarica il movimento automatico e invece c’è e se guardate con attenzione la potete vedere. Allora perché il rotore quasi non si vede? Perché si tratta di un micro-rotore – la mezzaluna “ingabbiata” a ore 11 – che a sua volta è “mimetizzato” grazie alla scheletratura. L’impermeabilità arriva a 30 metri.

QUALI TREND?Fatta questa carrellata sul meglio presentato a Ginevra, cosa si può dire della direzione intrapresa dall’industria orologiera di alta gamma, tra i recentissimi sbalzi monetari, il mercato russo in forte affanno e l’Asia che non tira più come in passato? Che cresce sempre di più il valore del marchio percepito come eccellenza e del prodotto pensato con coerenza e tanta sostanziosa qualità dimenticando le sperimentazioni e gli eccessi tanto in voga fino a pochi anni fa, ormai fuori moda.

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FIORE MECCANICO
Sono soltanto 30 gli esemplari del Fleur Richard Mille, con un automa meccanico a forma di 5 petali che si apre e chiude sul tourbillon volante e che a sua volta si solleva di 1 mm (cassa in titanio e pietre incastonate in oro bianco Ø 45,40 x 38,30 mm). www.richardmille.com