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Lifestyle

Mille mete per un viaggio…

…da un milione di sterline. Tante ne occorrono per regalarsi il tour mondiale dei siti dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Due anni tra alberghi da sogno, voli in business class e meraviglie memorabili

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«Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone», disse John Steinbeck. In effetti, è incontestabile che lasciare la propria casa, scoprire un’altra città, un’altra cultura, ammirare paesaggi e monumenti nuovi, ha il potere di cambiare gli individui. Lo fa arricchendoli culturalmente, destabilizzando le loro certezze e i loro pregiudizi, ampliando i loro orizzonti. Non a caso i ricchi giovani dell’aristocrazia europea dal XVII al XIX secolo avevano l’abitudine di fare il cosiddetto Grand Tour, un lungo viaggio lungo il Vecchio Continente della durata di diversi mesi – quando non di diversi anni – destinato a completare la loro formazione. E anche oggi, benché il Grand Tour sia ormai cosa d’altri tempi, una o più esperienze all’estero sono viste molto di buon occhio quando compaiono su un curriculum e quella di vivere con la valigia sempre in mano resta una suggestione irresistibile. Così, per chi l’amore per il viaggio e la cultura vuole portarlo veramente all’estremo – e può permetterselo sia dal punto di vista economico sia di tempo – l’inglese VeryFirstTo (www.veryfirstto.com), specializzata in prodotti ed esperienze extralusso, ha ideato The Ultimate Journey: un tour spettacolare, mai fatto prima, della durata di due anni tra 962 dei 981 siti dichiarati Patrimonio dell’umanità dall’Unesco in 160 Paesi. Ossia tutti quelli situati in zone ritenute sicure da visitare. Una vera e propria summa delle bellezze naturali e culturali del nostro pianeta. Dall’antica città messicana di Monte Alban alle cupole del Taj Mahal in India, da Petra, assurta a simbolo della Giordania, agli esotici templi cambogiani di Angkor fino alla Grande Muraglia cinese e gli 8 mila metri del Machu Picchu in Perù. Ma non bisogna immaginare solo mete esotiche, visto che a detenere il maggior numero di siti inclusi nella lista (ben 49) è proprio l’Italia – quest’anno protagonista con due new entry: le Ville Medicee in Toscana e il Monte Etna – seguita dalla Cina (45) e dalla sempre europea Spagna (44). Organizzato dall’agenzia specializzata in viaggi di lusso su misura Hurlingham Travel, il tour comprende, oltre a spostamenti e hotel, guide per ogni location e una donazione di 5 mila sterline all’Unesco. Il tutto a poco meno di un milione di sterline, ossia circa un milione e 158 mila euro. Naturalmente, vista la cifra, l’itinerario può essere personalizzato in ogni suo particolare, dalle date di partenza alle tappe previste, a seconda dei propri desideri. TUTTI I SITI ITALIANI

PROTEGGERE LA CULTURA

Certo, al di là dei costi, bisogna potersi permettere di dire addio al tran-tran quotidiano per due anni, ma alla fine si potrà dire di aver visto quanto di meglio il nostro Pianeta ha da offrire dal punto di vista culturale e naturalistico. L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (in inglese United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization), fondata il 16 novembre 1945 per incoraggiare la collaborazione internazionale nelle aree dell’istruzione, scienza, cultura e comunicazione, inserisce infatti nel patrimonio dell’umanità (World Heritage List), tutti e solo quei siti la cui conservazione è ritenuta importante per la comunità mondiale dal punto di vista culturale o naturalistico. Come avviene la selezione? Per entrare nella lista i siti devono essere di “eccezionale valore universale” e soddisfare almeno uno dei dieci criteri definiti (aggiornati nel 2004). I primi sei, di tipo culturale, sono: rappresentare un capolavoro del genio creativo umano; testimoniare un cambia-mento considerevole culturale in un dato periodo sia in campo archeologico sia architettonico sia della tecnologia, artistico o paesaggistico; apportare una testimonianza unica o eccezionale su una tradizione culturale o della civiltà; offrire un esempio eminente di un tipo di costruzione architetto-nica o del paesaggio o tecnologico illustrante uno dei periodi della storia umana; essere un esempio eminente dell’interazione umana con l’ambiente; ed essere direttamente associato a avvenimenti legati a idee, credenze o opere artistiche e letterarie aventi un significato universale eccezionale (possibilmente in associazione ad altri punti). Gli altri quattro sono invece criteri naturali, ossia: rappresentare dei fenomeni naturali o atmosfere di una bellezza naturale e di una importanza estetica eccezionale; essere uno degli esempi rappresentativi di grandi epoche storiche a testimonianza della vita o dei processi geologici; essere uno degli esempi eminenti dei processi ecologici e biologici in corso nell’evoluzione dell’ecosistema; contenere gli habitat naturali più rappresentativi e più importanti per la conservazione delle biodiversità, compresi gli spazi minacciati aventi un particolare valore universale eccezionale dal punto di vista della scienza e della conservazione. Cosa sarà mai poco più di un milione di euro per ammirare un tale patrimonio?

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IN INDIA Assurto a simbolo del Paese, il Taj Mahal sorge ad Agra, nella zona settentrionale. Fu fatto costruire nel 1632 dall’imperatore moghul Shah Jahan in memoria di sua moglie Arjumand Banu Begum. Nel 2007 è stato anche inserito tra le sette meraviglie del mondo moderno