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Lifestyle

In viaggio con se stessi

Decidere di camminare per lunghi periodi seguendo una rotta spirituale significa staccare dalla routine del lavoro e provare a riappacificarsi con il proprio mondo interiore. Ma è soprattutto una via per esplorare e conoscere realtà, luoghi e persone lontani anni luce dalle corrosive abitudini del quotidiano

In una società sempre più affrettata e Hi Tech, staccare la spina per alcuni giorni, spegnere smartphone, tablet e portatile per ritrovare il dialogo con la propria vita interiore è un’esigenza sempre più diffusa. Un pellegrinaggio, una camminata in solitaria di più giorni può essere un’ottima soluzione a questi problemi. L’apparente “non senso” del camminare da un villaggio a un altro insieme a degli sconosciuti può servire a costruire un significato più generale all’esistenza o quantomeno a uscire da una situazione di stress. Sono stati 180 mila i pellegrini che nel 2011 hanno attraversato i sentieri di Francia e Spagna del Cammino di Santiago (270 mila nel 2010, l’anno santo Jacobeo), più di 12 mila gli italiani nello stesso periodo (dati del sito ufficiale del Cammino). E questi numeri non stupiscono: in fondo si tratta di un “low cost walking”. Per le mete tradizionali, il budget richiesto per i pellegrinaggi è contenuto, quello che è necessario avere in abbondanza per viaggiare da pellegrini non è il denaro, ma lo spirito d’adattamento. Oltre alla fatica del camminare, se andate nel periodo estivo – ovvero i mesi di punta, perché quelli in cui di solito è più facile partire – è necessario accontentarsi per quanto riguarda il cibo e l’alloggio. In molte località gli alberghi scarseggiano e spesso sono disponibili solo posti in camerate per più persone. La cucina è buona in molti casi, ma si tratta pur sempre di quella locale, diversa dalle vostre abitudini culinarie. La vicinanza così stretta con sconosciuti, però, è ottima per conoscere persone nuove, e scambiare idee, esperienze, punti di vista con un approccio totalmente diverso.

IL CAMMINO DI SANTIAGO. Il Cammino di Santiago di Compostela è il lungo percorso fatto di aspre salite e discese che i pellegrini per ottenere la grazia – dal lontano Medioevo – intraprendono attraverso la Francia e la Spagna per arrivare al santuario di Santiago di Compostela ove è ubicata la tomba di Giacomo il Maggiore. È il pellegrinaggio europeo più frequentato, un grande classico, non offre particolari difficoltà logistiche e sono disponibili una notevole mole d’informazioni e dettagli, in libri e siti Web. Il Cammino, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1987, è ottimo per chi è alle prime esperienze. Si snoda per 800 chilometri circa da St. Jean Pied de Port in Francia a Santiago di Compostela in Spagna. Sia che decidiate di percorrerlo a piedi sia in bicicletta, è necessario procurarvi la Credenziale, ovvero il cartoncino che testimonia la data di partenza, la destinazione, le varie tappe del viaggio e l’arrivo a destinazione. La credenziale può essere richiesta in loco oppure a enti abilitati, in Italia vi potete rivolgere alla Confraternita di San Jacopo di Compostella (www.confraternitadisanjacopo.it). TRA LEGGENDA E REALTÀ

LA VIA FRANCIGENA. Il più celebre pellegrinaggio in terra italiana è la Via Francigena che da Canterbury porta a Roma. La Via è stata percorsa da migliaia di pellegrini nel corso della storia, soprattutto all’inizio del secondo millennio. È stata dimenticata per molti anni e riscoperta ultimamente a traino del successo del Cammino. È ottima e molto apprezzata per gli spunti culturali e per le possibilità che offre d’approfondire la conoscenza del variegato quanto interessante territorio della Penisola. Il tratto italiano della Francigena attraversa sette regioni, per un totale di 44 tappe e 950 km circa. Le tappe sono caratterizzate da un diverso stato di mantenimento e di viabilità da regione a regione. È possibile incontrare grandi monumenti che ancora parlano della storia e della cultura del pellegrinaggio, e più in generale del nostro Paese. Per esempio, il duomo di Fidenza o un gioiello nascosto come la romanica Pieve di Bardone, ai piedi dell’antico valico di Monte Bardone. Non mancano luoghi meno impegnativi e più rilassanti come le terme romane naturali di Bagnaccio, e sopravvivono anche tratti del vecchio cammino; in alcuni luoghi è possibile calpestare le antiche pietre della via Cassia romana. Rispetto al più confortevole e famoso Cammino di Santiago la Francigena ha il fascino della riscoperta di una parte d’Italia, offre profondi spunti culturali, ed è un modo diverso per riappropriarsi delle proprie tradizioni e della propria storia.

SULLE ORME DI SAN FRANCESCO. Un pellegrinaggio che attraversa l’Umbria da Nord a Sud per 270 km alla ricerca dei luoghi di San Francesco. Sentieri, mulattiere e strade immerse nei boschi, per una Via poco famosa, ma affascinante, che si distingue per la vicinanza alla natura da Citerna fino a Rieti. Il Cammino dedicato a San Francesco in Umbria fa parte della Via di Roma, il lungo itinerario di spirituale che parte da Vienna per arrivare fino alla tomba dell’apostolo Pietro a Roma. Nella foto, qui a destra, la basilica di Assisi, città di passaggio attraverso la via che collegava Vienna a Roma e che fu attraversata da San Francesco durante le sue peregrinazioni

IL MONTE PER SOLI UOMINI. Il Monte Athos e l’omonima repubblica si trovano nella parte orientale della penisola Calcidica. Il territorio fa parte dello Stato greco, ma è considerato indipendente ed è dedicato interamente alla preghiera e alla religione. Vi abitano 1.500 monaci in un totale di 20 monasteri da raggiungere a piedi con lunghe camminate su sentieri di cui non esistono mappe dettagliate. L’ingresso all’isola è regolato da una determinata giurisdizione che ammette soli uomini, con un particolare interesse religioso – a prescindere dal credo – o scientifico. La totale mancanza della rete elettrica lungo il cammino rende questo pellegrinaggio ancora più estremo, e per certi versi il più eccentrico e snob tra quelli che vi proponiamo. Per accedere al Monte Athos è necessario richiedere, con largo anticipo, un permesso all’Ufficio pellegrinaggi Monte Athos (Tel 0030 2310252578). Il numero massimo di visitatori consentiti al giorno è fissato a 110 ed è concessa una permanenza massima di quattro giorni (con possibilità di estensione da richiedere alle Autorità di M.Athos a Karyes).

COME UN CONTRABBANDIERE DI LIBRI. In Austria, invece, trovate il Cammino del Libro (Weg des Buches, www.wegdesbuches.at), una via da percorrere a piedi o in bici che collega sentieri ciclopedonali attraverso quattro regioni. L’itinerario è stato creato seguendo gli antichi sentieri dei contrabbandieri, percorsi in passato da chi voleva portare la Bibbia tradotta in tedesco e altri scritti protestanti dalla Germania e dall’Austria fino in Slovenia. Una scelta adatta a chi ama la montagna e i paesaggi delle Alpi mitteleuropee, e vuole fare una scelta non legata a luoghi sacri in senso stretto.

VERSO LE SPOGLIE DI RE OLAF. Trondheim è una città posizionata a metà della Norvegia, ricca di storia e celebre per l’Università e la Cattedrale di Nidaros. Dal 1997 è stato recuperato un cammino che va dalla capitale Oslo proprio fino a Trondheim – l’antica Nidaros – attraverso 650 chilometri; si chiama Via di Olaf perché arriva fino a dove sono conservate le spoglie di Sant’Olaf, il primo re vichingo convertito al Cristianesimo e battezzato mille anni fa, nel 1010. Ottima da percorrere in bicicletta, ben tenuta e organizzata con un rigore tipicamente nordico, la Via di Olaf è destinata ai veterani del pellegrinaggio che vogliono sperimentare paesaggi e ambienti diversi da quelli tradizionali (www.pilegrim.info/en).

L’esperienza di Stefano Viganò, a capo di Garmin Italia

Il grande viaggio di Giuseppe CedernaFeltrinelli – 8 euroIl libro che racconta la risalita alle fonti del Gange, fiume sacro per eccellenza, fatto nel 1999 da Giuseppe Cederna – celebre protagonista del film Mediterraneo – è una sorta d’inno al pellegrinaggio. Ne Il grande viaggio si fondono gli elementi tipici che caratterizzano l’esplorazione del mondo a piedi: lo stupore del cammino dentro la natura, gli incontri casuali quanto straordinari, la riconquista – proprio attraverso il filtro della distanza – della propria coscienza e delle immagini dell’infanzia. Un libro emozionante e molto spirituale in grado di rendere perfettamente le atmosfere che si creano in lunghi giorni di viaggi a piedi.

Il pellegrino dalle braccia d’inchiostro di Enrico Brizzi, Maurizio ManfrediRizzoli/Lizard – 15 euroSperanze, gioie, aspettative e paure emergono da un fumetto che, sotto forma di romanzo giallo, racconta i viaggi a piedi di alcuni ragazzi italiani lungo la via Francigena. Il pellegrino dalle braccia d’inchiostro è la trasposizione a fumetti del romanzo di Enrico Brizzi che narra il pellegrinaggio sulla famosa via tra realtà e fantasia. Rispetto al libro, il fumetto è una versione a tinte forti in grado di aumentare pregi e difetti e a volte colpire il lettore allo stomaco come un pugno. Mantiene però un indiscutibile fascino.

Il Cammino per Santiago (The Way) di Emilio EstevezCon: Emilio Estevez, Martin Sheen, Deborah Kara Unger, Tcheky Karyo, James Nesbitt – Durata: 123 minutiUn film americano dedicato a una tradizione e un mondo – quello dei pellegrinaggi – squisitamente europeo. Oltre a questa particolare angolazione, il film sconta un’eccessiva lunghezza, ma è molto interessante, scorre bene ed è un documento unico, utile per approfondire la conoscenza del Cammino di Santiago. La storia racconta la vicenda di un medico californiano che, alla notizia della morte del figlio sui Pirenei mentre era intento nel pellegrinaggio, si reca in Francia per farlo cremare. Successivamente, dopo aver messo le ceneri nello zaino, cambia idea, non ritorna a casa e, per capire meglio suo figlio e provare a placare il subbuglio interiore si mette in cammino per portare a termine quello che altri avevano cominciato.

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IN MARCIA, VERSO LA SCOPERTA. Un pellegrino lungo il percorso di circa 800 km che collega St. Jean Pied de Port, in Francia, a Santiago de Compostela, in Spagna