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Il meglio di Annie Lennox solista

Forse non tutti quelli che l’hanno amata sentendola cantare Here Comes The Rain o Sweet Dreams negli Eurythmics l’hanno poi seguita fedelmente nella sua carriera da solista. Eppure Annie Lennox…

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Forse non tutti quelli che l’hanno amata sentendola cantare Here Comes The Rain o Sweet Dreams negli Eurythmics l’hanno poi seguita fedelmente nella sua carriera da solista. Eppure Annie Lennox, quattro album dopo la separazione artistica da Dave Stewart, rimane una delle voci più originali e interessanti del panorama mondiale del pop. Il suo percorso discografico “solitario”, iniziato bene con due album (Diva e Medusa) titolari di buone vendite è un po’ andato verso il ribasso: gli ultimi due dischi, Bare e Songs of Mass Destruction, infatti se non sono passati inosservati poco ci è mancato. Questa raccolta, la prima ufficiale della cantante inglese, offre l’occasione per riapprezzarla in repertori differenti dall’era Eurythmics. Da Broken Glass a No More I Love You’s, un’ottima collezione impreziosita anche dagli inediti Pattern of My Life (scritta da Tom Chaplin dei Keane) e Shining Light.

Credits Images:

Annie Lennox, The Collection (Artista/Sony M.)