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Festival di Sanremo, finalmente spazio alle canzoni

Nella seconda serata 22 esibizioni e le prime eliminazioni. Fuori gara, almeno per ora, il duo D’Alessio-Bertè, Irene Fornaciari, i Marlene Kuntz e la coppia Pierdavide Carone-Lucio Dalla. Tornano Belén Rodriguez e Elisabetta Canalis, debutta Ivana Mrazova

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Dopo una prima serata all’insegna del lungo, lunghissimo monologo di Adriano Celentano (rivedi i video) e un’intera giornata di polemiche, la seconda serata del Festival di Sanremo vede le canzoni (e i cantanti) tornare protagonisti della kermesse canora. Non manca certo il nervosismo per il commissariamento che la Lei ha deciso per il Festival, evidente soprattutto in Morandi, ma la scaletta è fittissima e tutto procede, finalmente, senza intoppi. Sul palco dell’Ariston tutti i 22 concorrenti, big e giovani. Esibizioni e finalmente le prime eliminazioni dopo quelle mancate martedì sera a causa ad un problema del sistema di voto. Fuori dalla gara, almeno per il momento, dato che oggi due artisti saranno ripescati, il duo D’Alessio-Bertè con Respirare, Irene Fornaciari con Grande mistero di Van De Sfroos, i Marlene Kuntz con Canzone per un figlio e fuori l’altro duo Pierdavide Carone-Lucio Dalla, con Nanì.

Per la sezione giovani, il televoto manda invece in finale Alessandro Casillo, la band Iohosemprevoglia, Erica Mou e Marco Guazzone.

La seconda serata del Festival vede anche il debutto, dopo l’infortunio della prima (cervicalgia acuta con blocco vertebrale), della valletta: la bella Ivana Mrazova. Si conferma come nota positiva di questo Festival Rocco Papaleo, che scherza sui problemi del meccanismo di voto della prima serata: «Ho sostituito il criceto che muoveva il meccanismo e che si era addormentato durante il discorso di Celentano». Tornano Belén Rodriguez e Elisabetta Canalis (con l’argentina con uno spacco forse un po’ troppo profondo), non torna Adriano Celentano. Al suo posto il duo, quasi innocuo, de I Soliti Idioti. Diverse le gag inscenate sul palco dell’Ariston. Come quella in cui Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio appaiono in galleria, in versione padre-figlio. Il vecchio padre minaccia di far buttare giù il figlio se non gli danno i soldi per le famiglie povere che Celentano ha annunciato di voler devolvere in beneficenza. Il figlio prova ad accennare che non sono affatto poveri. Il padre ribatte che però non ha mai dichiarato una lira quindi risulta nullatenente. Alla fine la minaccia porta in galleria anche Morandi come fu, quella volta veramente, per Baudo nel 1995. La gag si conclude con il vecchietto che butta giù il figlio e intona una rivisitazione attualizzata di Battiato: “Cuccurucucu Sanremo, ahia – iaia – iai Marano”, citando il nome del vicedirettore generale della Rai inviato a coordinare il festival dopo eccessi verbali, annullamento delle votazioni e sforamenti pubblicitari della prima serata.

Credits Images:

Gianni Morandi