Carlo Colombo

Che cos’è il design oggi?
Sicuramente viviamo in un periodo in cui il design non è solo forma, ma in qualche modo indica un vero e proprio linguaggio, riferendosi a un contesto molto più ampio. La tendenza è di ricercare quello che in questo momento il mondo chiede: non solo l’esaltazione di se stessi attraverso una manipolazione di forme, ma una risposta concreta a quello che è il mercato, attraverso elementi duraturi nel tempo e progetti carichi di contenuti, con una solida idea retrostante. Un processo costruttivo, insomma, in cui il design dialoga con il pubblico, ma anche con le strategie di marketing dell’azienda, in linea con la coerenza progettuale dell’architetto.

Quali sono gli elementi di coerenza nei suoi progetti?
Personalmente ricerco sempre la semplicità e la cura maniacale dei dettagli. Ad esempio, la nuova cucina disegnata per Varenna Poliform, pensata per un target elegante e borghese, è ricca di dettagli, come dimostrano le maniglie incavate nel massello di legno che definiscono l’anta. Lavelli, cappe e piani cottura sono stati ideati appositamente per questo progetto, per creare un pacchetto esclusivo. Ma penso anche alla collezione Poliform che comprende una zona notte con un letto dalle forme sinuose, quasi un omaggio al corpo femminile, con decorazione della testata rifinita da cuciture molto dettagliate.

 

Solidità della sostanza e cura della forma: così lei risponde alla crisi?
Si superano momenti difficili come quelli attuali attraverso progetti intelligenti e globali. Oggi non bastano più mere esercitazioni stilistiche. Il designer per l’industria non è né un artista né un esteta, ma un progettista che ha una dedizione per il proprio lavoro e cerca di mettersi continuamente in discussione, confrontandosi con quello che accade anche negli altri Paesi.

Il valore del made in Italy esiste ancora?
Molto dipende dalla serietà degli addetti al settore, se rimangono estremamente coerenti e professionali. Va bene essere consapevoli delle proprie capacità, ma bisogna anche saper rafforzarle di continuo. Oltretutto dall’estero stanno arrivando personaggi davvero molto capaci. Io, da parte mia, ce la metto tutta. Poi, come dicono gli arabi, InshAllah!

ARTICOLO PRINCIPALE: Il design è dialogo