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Lifestyle

Furla punta sulla Cina

Il gruppo di pelletteria bolognese ha stretto un accordo con Fung Capital che prevede oltre cento aperture in Oriente

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Se per il mercato interno la ripresa stenta (purtroppo) ad arrivare, per crescere alle aziende italiane non rimane che puntare sull’estero, sui mercati emergenti. Come la Cina, per esempio. Considerando le ultime indiscrezioni, potrebbe pensarla così Furla. Il gruppo di pelletteria bolognese si appresta infatti, secondo quanto pubblicato dal Financial Times, ad aprire oltre cento boutique in più di quaranta città della Grande Cina. Il tutto entro i prossimi quattro anni. L’ambizioso progetto è frutto della joint venture tra Furla e Fung Capital, il ramo investimenti privati di Li & Fung, la società di Hong Kong che distribuisce in Cina vari marchi occidentali di prestigio.

Nel 2012 Furla ha realizzato un fatturato consolidato pari a 212 milioni di euro, in aumento rispetto all’anno precedente del 18%, grazie alla rapida espansione dell’azienda al di fuori del mercato interno. Il suo margine di profitto è salito del 28%. Il giro d’affari straniero ora rappresenta il 76% del totale.