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Lifestyle

Crescita a doppia cifra per il mercato del lusso

Per il 2013 l’incremento si dovrebbe attestare intorno al 4-5%. Sud Est asiatico e Brasile il traino, Italia e Mediterraneo ancora penalizzate dal consumo interno. I dati dell’Osservatorio Altagamma

Si conferma in (buona) salute il mercato del lusso. Nel 2012 a livello globale il comparto è cresciuto del 10% (lo stesso incremento segnato nel 2011 rispetto all’anno precedente) segnando il terzo anno consecutivo di crescita a due cifre. È quanto emerge dal tradizionale aggiornamento di primavera dell’Osservatorio Altagamma sui mercati del lusso, realizzato da Bain & Company per conto della Fondazione guidata da Andrea Illy. Secondo lo studio, nonostante la debolezza di molte economie nel mondo e una leggera flessione della crescita nel primo trimestre del 2013, anche per quest’anno le prospettive del mercato globale sono positive, con un incremento stimato del 4-5% a tassi costanti, in linea con la crescita 2012.

Tuttavia il rallentamento dei flussi turistici, in particolare dal Giappone, condizionerà la crescita dell’Europa nel 2013, soprattutto nei paesi mediterranei (e quindi l’Italia) dove il consumo locale è ancora lontano da un pieno recupero, anche a causa dell’aumento dei prezzi.

Meglio gli Stati Uniti, forti di un’elevata fiducia dei compratori che spinge il consumo interno nelle città come nei department store.

Il Sud America si mostra in costante crescita (+12% a tassi costanti nel 2013) spinto da Brasile e Messico, mentre sempre più brand internazionali lasciano l’Argentina date le rilevanti difficoltà di business nel paese. In particolare, il Brasile, grazie agli imminenti mondiali di calcio e ai giochi olimpici, sta attirando sempre di più l’interesse dei marchi internazionali. Il maggiore ostacolo di questo mercato restano le tariffe d’importazione e i dazi.

Guardando ad Oriente, in Giappone (+5% a tassi costanti nel 2013) la politica monetaria e la forte svalutazione dello yen stanno favorendo il consumo interno, ma scoraggiando i flussi turistici in uscita.

In Cina le performance di mercato confermano il trend del 2012 nei consumi interni (+7% a tassi costanti) con una crescita a due cifre dell’e-commerce. Il ‘gifting’ è in calo, fiaccato dalla campagna anti-corruzione del governo e l’Australia sta diventando una delle mete favorite dai turisti cinesi.

Nell’area Asia Pacific è il Sud Est a trainare la crescita segnando un + 20% a tassi costanti nel 2013 (5,5 miliardi di euro), con Singapore sempre in testa come hub regionale del mercato. Prestazioni polarizzate nella Grande Cina, dove Hong Kong e Macao beneficiano dei flussi turistici un tempo diretti più verso l’Europa, mentre Taiwan rallenta insieme alla Corea del Sud, quest’ultima provata dalle continue tensioni politiche.

In Medio Oriente, regione in crescita, tradizionalmente nota per la passione per i beni di lusso sia tra i giovani consumatori sia tra i più maturi, si prevede un incremento del 5% a parità di tassi di cambio nel 2013, con una rimonta di abbigliamento ed accessori su profumi e cosmetici. Dubai è decisamente il cuore del mercato (rappresenta il 30% dell’intera regione), poiché attrae consumatori interni ma anche ampi flussi dall’estero, principalmente russi, indiani ed africani.

Quanto ai prodotti più venduti, a guidare il mercato sono ancora una volta gli accessori, l’abbigliamento e l’hard luxury, in particolare il segmento ‘absolute’ e i prodotti di fascia alta (senza logo ma con materiali preziosi). Cresce la pelletteria. Brusca flessione invece per l’orologeria per via della riduzione delle scorte del canale. Rallentano anche i cosmetici nonostante la crescita nei mercati emergenti.