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Lifestyle

Abbigliamento, consumi ancora in calo. È caccia alle offerte

Previsto per il 2012 un calo del 2,3%. Crescono, invece, gli acquisiti negli outlet +30% e su Internet +60%

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La crisi fiacca le finanze (e lo spirito) degli italiani? Ci pensano le offerte a risollevare gli animi. In un contesto nel quale calano in maniera generalizzata i consumi (si prevede un -1,4% per il 2012), con il comparto dell’abbigliamento a vedere ancora più nero (nelle previsioni -2,3%), i segnali incoraggianti arrivano dai prodotti e dai canali “promozionati”. Così come dimostrano i dati di Fashion Consumer Panel, la ricerca che Sistema Moda Italia ha commissionato a Sita Ricerca. Nel 2011 si è registrata una frenata su quasi tutti i consumi (fanno eccezione solo i beni/servizi per le comunicazioni ed i beni/servizi ricreativi) e il comparto abbigliamento è risultato uno dei settori maggiormente penalizzati in termini di consumo (-3,4% vs –0,2 dei consumi complessivi), accentuando la flessione della domanda già in atto fin dal 2008. Gli unici canali in crescita, ed in forte crescita, sono risultati gli outlet (+30%) e Internet (+60%) che, secondo i consumatori garantiscono un ottimo rapporto qualità-prezzo, un’offerta ampia ed un’esperienza d’acquisto appagante. Canali, ma anche prodotti “promozionati”. Nel 2011 le vendite in promozione/saldo sono aumentate moltissimo (oltre il 20%) a discapito del prodotto full price. Particolare accentuazione della pressione promozionale nell’ultima stagione (Autunno/Inverno 2011) fino a ridosso di Natale, con promozioni innovative (es. rottamazione, promozioni speciali per un giorno con evento, su un prodotto particolare, gratta e vinci, partecipazione a concorsi..). Male però i saldi di gennaio 2012, a dimostrazione che la promozione permanente rende meno appealing i saldi “canonici”.