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Mondiali 2022, in Qatar non si può giocare

A rilanciare l’ipotesi dell’annullamento è Theo Zwanziger, membro del comitato esecutivo Fifa. Ma prevale ancora l’ipotesi dello spostamento di data

Le polemiche sui Mondiali 2022 in Qatar restano roventi come la sabbia del deserto. Quaranta gradi, stadi climatizzati e tanti dubbi che non fermarono l’assegnazione agli emiri, influenzata come si è scoperto in seguito da corruzione e favoritismi.

A riaccendere la polemica – mentre proseguono i lavori tra accuse di schiavismo degli operai immigrati e ipotesi fantasiose sul futuro della competizione – è Theo Zwanziger, membro del comitato esecutivo della Fifa ed ex numero 1 della federazione tedesca: «Il Mondiale del 2022 non si svolgerà in Qatar», ha dichiarato alla Bild, «i medici dicono, e io avevo insistito su questo punto, che non possono garantire che un Mondiale si possa svolgere in estate in queste condizioni. Il Mondiale non riguarda solo gli stadi. Ci sono i tifosi che vengono da ogni angolo del mondo e che saranno per forza influenzati dal caldo. Il primo incidente farebbe aprire un’inchiesta. E di questo nessuno nel Comitato esecutivo della Fifa ne vorrebbe rispondere».


Spera l’Inghilterra, già data per favorita in caso di una clamorosa retromarcia sull’altra edizione “discussa” – Russia 2018 – ma in realtà restano ancora in piedi le ipotesi più probabili, quelle di un anticipo o di un posticipo della rassegna: gennaio o novembre-dicembre, con la prima ipotesi favorita in quanto lo scenario di un Mondiale a fine anno stravolgerebbe, ad esempio, il calendario delle coppe europee.

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