Golf, Omega Dubai Desert Classic 2013 buon primo giro per Matteo Manassero e Lorenzo Gagli

I giocatori hanno terminato il primo giro dell’Omega Dubai Desert Classic 2013, e i golfisti italiani hanno fatto una buona partenza: chi con un buon risultato come Matteo Manassero e Lorenzo Gagli, chi con una grande prova d’orgoglio (e di mai perse qualità a livello mondiale) come Edoardo Molinari.

In testa alla classifica dell’ Omega Dubai Desert Classic 2013 c’è il sudafricano Richard Sterne con il punteggio di 62 colpi, dieci sotto il par dell’Emirates Golf Club di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Lo score di 62 colpi è veramente notevole, ma non è il record del torneo che appartiene a Ernie Els (altro sudafricano) che lo ha stabilito nel 1994 con 61 colpi. E a proposito di record la vittoria finale con lo score totale più basso è di Thomas Bjorn, che ha giocato 266 colpi nel 2001.

In seconda posizione nella classifica delle prime diciotto buche dell’ Omega Dubai Desert Classic 2013 c’è lo scozzese Stephen Gallacher, punteggio di 63 colpi, al terzo posto con il punteggio di 65 colpi, l’inglese Tommy Fleetwood e gli scozzesi Scott Jamieson e Chris Doak.

In sesta posizione Matteo Manassero con il punteggio di 66 colpi, sei sotto il par. La partenza di Matteo per le prime diciotto buche è stata dal tee della buca 10, dove ha infilato subito un birdie. Sulle buche Out, che sono par 37, Manassero ha terminato in 34 colpi, con tre birdie, tre sotto il par. Stesso punteggio, tre sotto il par, per Manassero anche sulle buche In, par 35, chiuso in 32 colpi. Un giro pulito quello di Matteo Manassero, senza bogey, 10 fairway presi su 14, 14 green in regulation e soprattutto 26 putt nel giro. Un ottimo primo giro per il giovane veronese.

Lorenzo Gagli ha terminato le sue prime diciotto buche in 68 colpi, quattro sotto il pare 22° posizione di classifica. Anche per Lorenzo un primo giro senza bogey, con quattro birdie, 27 putt per il giro, 10 fairway su 14.

Alessandro Tadini è attualmente 64° in graduatoria, 70 colpi, due sotto il par.

Edoardo Molinari è partito bene con birdie alla sua prima buca, la 10 del percorso. Ma l’errore era in agguato e Molinari ha fatto un bruttissimo triplo bogey al par quattro della buca 12, una lingua di terra in mezzo al deserto. In questi casi moltissimi giocatori non trovano più la forza per tornare a focalizzare il gioco, perdono la concentrazione e il ritmo, e si lascia che sia la sfiducia a governare i bastoni. Edoardo invece ha ripreso coraggio e messo a segno birdie alla buca 13 e ancora birdie alla 16. Non era facile ma il suo carattere forte e puntiglioso gli ha permesso di recuperare il triplo bogey e terminare in par con il campo. Domani lo attende una prova importante per fare in modo che questa gara duri quattro giorni, Edoardo è un grandissimo campione di golf che ha bisogno di stare sul green per 72 buche e tornare ai livelli del 2010.

Miglior punteggio di giornata: 62 colpi, Richard Sterne

Peggior punteggio di giornata: 76 colpi, Peter Erofejeff, Mattew Baldwin, Faycal Serghini

I tee time di venerdi 1 febbraio (ora locale + 3 ore rispetto all’Italia):

ore 7:25 dal tee della buca 1 Edoardo Molinari, Richerd Green, Todd Hamilton

ore 8:55 dal tee della buca 10 Alessadro Tadini, Faycal Serghini, Muhammad Munir

ore 11:35 dal tee della buca 10 Lorenzo Gagli, Robert Coles, Jorge Campillo

ore 12:25 dal tee della buca 1 Matteo Manassero, Paul Casey, Bernd Wiesberger

Gli appassionati potranno seguire la diretta del torneo su Sky al canale 202 dalle ore 10:30.

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