
YAMAHA VMAX
Motore: quadricilindrico a V da 1.700 cc
Potenza: 200 cv
Peso: 310 kg in ordine di marcia
Prezzo: 20 mila euro
Esagerati di tutta Italia unitevi. E affrettatevi. Pochissimi esemplari di Yamaha Vmax, dei 200 destinati all’Italia, stanno ancora aspettando di essere adotatti. Prenotabili solamente su Internet hanno un prezzo di 20 mila euro. Cento euro a cv! Eh sì, perché questo mostro su due ruote è in grado di sprigionare proprio 200 cv. È da tanto tempo che gli appassionati l’aspettano e finalmente la Muscle-bike per eccellenza ritorna sul mercato... in barba alla crisi. Dotata di un quattro cilindri a V di 65°, ha un cubatura di poco inferiore ai 1.700 cc (1679 per l’esattezza) e vanta una tecnologia da prima della classe: ride by wire e cornetti a lunghezza variabile, tanto per dirne una. Se non vi impressiona il dato dei 200 cv a 9.000 giri non potranno certo lasciarvi tranquilli i 17 kgm di coppia massima a soli 6.500 giri... immaginate cosa sa fare questa Yamaha tra un semaforo e l’altro! A trasmettere tutta questa violenza al suolo ci pensano dapprima un cardano (al posto della catena) e poi la ruota posteriore con misure da maggiorata: 200/50-18”. Fin qui la Yamaha Vmax potrebbe essere solo un esercizio di stile (il design non è certo poco curato) o un esibizione di muscoli; invece questa moto si fa guidare con una semplicità sorprendente. Il telaio è in alluminio e le sospensioni completamente regolabili (con una forcella da 52 mm) sopportano a dovere le sollecitazioni della guida. Una volta lanciati in velocità, i suoi 310 kg in ordine di marcia non sono certo una scherzo da fermare. A Iwata hanno pensato allora di montare dischi a margherita (doppio da 320 mm all’anteriore e singolo da 298 mm al posteriore) e le pinze a sei pistoncini della supersportiva Yzf-R1. Se si vuole trovarle un difetto è certamente nelle manovre alle basse velocità dove il peso si fa sentire. Ma nella sostanza la Vmax piace; non solo per le prestazioni, ma anche per il modo in cui eroga la potenza. Non solo per il look aggressivo, ma anche per la cura con la quale è costruita. Non solo per la stabilità nelle accelerazioni sul dritto, ma anche per il piacere di guida che sa regalare in ogni frangente di guida.