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Marchionne: “Nuovi modelli? Attendiamo ripresa del mercato. Prima Fiat a zero emissioni nel 2012″

L’ad di Fiat sottolinea al Salone di Parigi che “il peggio è passato” per il settore dell’Auto, ma il primo trimestre 2011 sarà “ancora debole”. Per Fiat non sono previsti nuovi modelli prima della fine del prossimo anno

“Peggio di così il 2011 non può andare. Il primo trimestre del prossimo anno sarà però più debole rispetto all’anno nel suo complesso”. Ottimista, ma non troppo. L’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, prova a mettersi la crisi alle spalle e si mostra fiducioso per il mercato dell’auto. “Il brutto é veramente passato – ha ammesso al Salone dell’Auto di Parigi -. Siamo ai livelli minimi storici e fisiologici del sistema, più in basso di così non si può andare”.E forse è proprio per questo che Fiat non ha lanciato nuovi modelli in questo periodo. La scelta, spiega Marchionne, è stata ponderata. “Abbiamo risparmiato le cartucce in attesa della ripresa del mercato, i nostri nuovi modelli arriveranno a fine 2011 inizio 2012. Per la gamma di prodotti – aggiunge – credo di avere giocato le mie carte in modo intelligente perché non vale la pena lanciare modelli in un mercato strutturalmente debole”. Per vedere la prima Fiat a emissione zero bisognerà attendere il 2012. “Sarà sul mercato americano e sarà disponibile anche in Europa – conferma Marchionne -. Dobbiamo essere molto attenti nel comprendere il modello economico alla base dei veicoli elettrici. C’è un gigantesco lavoro per standardizzare la distribuzione. I due maggiori problemi sono la capacità di autonomia delle batterie e i costi di questa tecnologia. Non sono convinto oggi che abbiamo il modello economico adeguato per tagliare i costi, realizzabile per diventare costruttori di massa di auto elettriche”.

Il mercato americanoE per il rilancio, soprattutto dell’Alfa Romeo che piace molto a Volkswagen, si punta molto sul mercato americano. “Giulietta e Mito sono la base della nuova Alfa – sottolinea Marchionne –. Abbiamo bisogno del mercato americano, del segmento D, di altre macchine da aggiungere. Senza Chrysler non ce la potremmo fare”. E parlando di Chrysler Marchionne conferma che l’Ipo sarà realizzata nel secondo semestre 2011. “In che modo e come è tutto da vedere. Sarà in più tranche perché nel mercato americano non si fanno mega-ipo. Il solo obiettivo – aggiunge – è quello di creare stabilità finanziaria al gruppo Chrysler”.

Fabbrica ItaliaTornando, invece, all’Italia Marchionne dà risalto all’accordo di Pomigliano, considerandolo una “svolta. Per la prima volta – spiega – c’è stata un’intesa tra le parti sociali per trovare un nuovo metodo per lavorare. Spero che le aziende italiane – ha aggiunto – guardino al modello Pomigliano, non perché sto cercando di fare il professore ma per diventare veramente competitivi”.

Credits Images:

Sergio Marchionne