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Dieselgate, Volkswagen annuncia tagli «dolorosi»

I posti di lavoro non saranno (al momento) toccati, ma il nuovo a.d. Matthias Muller annuncia possibili tagli degli stipendi e il congelamento degli investimenti non necessari: «I 6,5 miliardi accantonati non bastano»

Il nuovo a.d. di Volkswagen, Matthias Muller, annuncia un pesante piano di tagli per affrontare il dieselgate davanti a 20 mila dipendenti: «Non sarà indolore. Bisognerà modificare il nostro piano di efficienza». I 6,5 milardi accantonati dalla causa automobilistica non sono infatti sufficienti per sostenere la maximulta americana e i relativi risarcimenti, pertanto si dovrà procedere con il congelamento degli investimenti. «Stiamo sottoponendo a verifica tutti gli investimenti in programma e quello che non è urgente sarà cancellato o posticipato. Dobbiamo fare risparmi enormi per gestire le conseguenze di questa crisi. Allo stesso tempo, però, non possiamo permetterci di risparmiare sul futuro», ha dichiarato Muller. Al momento, non si escludono tagli agli stipendi, anche se Muller ha rassicurato la platea sostenendo che Volkswagen farà il possibile per «mantenersi in vita e salvaguardare i posti del lavoro».

BONUS A RISCHIO. L’aspirazione dei sindacati è che i tagli si concentrino sulle spese di Ricerca&sviluppo, ma parte del management sembra più orientato a rivedere i costi dell’area Risorse umane. Secondo Bernd Osterloh, capo del consiglio dei lavoratori di Volkswagen, il dieselgate «non sta avendo impatto sull’occupazione, ma ne ha sui salari e quindi sui bonus dei lavoratori». Dal canto suo, Muller ammette: «è chiaro che i nostri ricavi e la nostra programmazione finanziaria saranno enormemente sotto pressione».

PIANO PER I RICHIAMI. Quanto invece alle vetture compromesse, la casa tedesca dovrà presentare entro fine ottobre le soluzioni tecniche per rimettere in regola i software truccati. Dopodiché, nel 2016 si procederà alla sostituzione dei software irregolari. In alcuni casi, sarà sufficiente un aggiornamento, in altri invece si dovrà intervenire sul motore stesso. «A parte l’enorme danno finanziario che non è ancora possibile quantificare, questa crisi è innanzitutto una crisi di fiducia», continua Muller, «Il nostro compito più importante sarà quindi quello di riconquistare la fiducia nei confronti dei nostri clienti, partner, investitori e il pubblico in generale».

Credits Images:

Il nuovo Ceo di Volkswagen, Matthias Mueller, ha preso il posto del dimissionario Martin Winterkorn