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Lifestyle

Citroën n. 9, il ritorno della “Dea”

Citroën presenta in anteprima mondiale al salone di Pechino un concept che anticipa il design dei nuovi modelli della gamma DS

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In principio fu la Citroën DS, la leggendaria autovettura del 1955, progettata per non passare inosservata. Tant’è che le sue linee risultano ancora attuali, nonostante il modello non sia più in produzione dagli anni ‘70. DS, dicevamo. State ben attenti a come pronunciate questo nome, che non corrisponde alla spoglia sigla “Di-Esse”. La pronuncia corretta segue le regole fonetiche dell’alfabeto francese. Infatti, “De –Ess” – o eliminando il trait d’union – “Déesse”, tradotto in italiano significa “Dea” e tale scelta ha voluto rappresentare un modo per porgere omaggio alla bellezza di questo modello. A volersi perdere nella storia del marchio Citroën, ce ne sarebbero di cose da raccontare. In 90 anni la casa automobilistica francese ha sfornato modelli epici, come la rivoluzionaria Traction Avant o la spartana 2CV ed ha introdotto innovazioni tecnologiche di rilievo come le sospensioni idropneumatiche, proposte per la prima volta proprio sul modello “Déesse”, che è probabilmente l’auto più rappresentativa del marchio. Non a caso, a partire dal 2010, Citroën ha voluto cambiare pagina e proiettarsi nel futuro, mantenendo una forma di continuità con la sua gloriosa tradizione , denominando con la sigla DS una nuova linea di vetture. Il successo riscosso dai modelli DS 3, DS 4 e DS 5 ha incoraggiato la casa francese a estremizzare i concetti di innovazione e raffinatezza, dando vita al concept “Numero 9”, destinato ad aprire un nuovo capitolo nell’universo DS. Il prototipo che rappresenta infatti la fonte d’ispirazione dei prossimi modelli della gamma Ds, che si arricchirà di una berlina del segmento C, di un Suv e di una berlina di alta gamma del segmento D che, con molta probabilità, sarà quella più affine alla “Dea” Numéro 9. Stando alle anticipazioni, ciò che accomunerà i prossimi tre modelli DS sarà il frontale. Il cofano è allungato e la posizione di guida è molto bassa (1,27 m di altezza), così come l’assetto, ottimizzato su cerchi da 21 pollici. Della “Deesse” Numéro 9 colpiscono le proporzioni tipiche di una “break”, dal momento che l’abitacolo è estremamente spazioso (3 metri di lunghezza, sui 4,93 complessivi), per garantire un confort totale per tutti i passeggeri.Quanto ai propulsori che alimentano il concept, si tratta di motori con tecnologia Full Hybrid Plug-in che coniugano la vocazione eco del motore elettrico alla tradizionale propulsione termica, in versione benzina o diesel. Il motore elettrico, da usare soprattutto nei percorsi cittadini, è ricaricabile ad una comune presa domestica e garantisce un’autonomia di 50 km. Per incrementare le prestazioni, i motori possono essere associati, grazie ad una funzione “boost” che consente di raggiungere un’accelerazione da 0 a 100 in 5,7 secondi e di coprire la distanza di 1 km, con partenza da fermo, in 28 secondi. Combinando i due motori è possibile accedere a prestazioni elevate (295 CV), rientrando in margini di consumo davvero interessati (1,9 l/ 100 km e 42 g/km di CO2). La versione del concept in esposizione al Salone dell’Auto di Pechino adotta una motorizzazione benzina 1.6 THP, con 225 CV (165 kW) di potenza e 275 Nm di coppia. Inoltre è molto interessante la soluzione adottata per il posizionamento del motore elettrico, collocato sull’assale posteriore per ottimizzare i consumi, il comportamento e la motricità. Infine vale la pena di spendere qualche parola in merito al comportamento della vettura che, sottoposta a forti sollecitazioni e problemi di aderenza, è in grado di passare alla trazione integrale, in modo tale che il motore termico azioni le ruote anteriori e quello elettrico azioni le posteriori. La trazione integrale può essere anche azionata dal conducente, in caso di manto stradale innevato o altre condizioni di guida difficili. Il motore elettrico, inoltre, offre la possibilità di preriscaldare o precondizionare l’abitacolo per offrire un ulteriore elemento a beneficio della comodità passeggeri.