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Carburante, nei prossimi anni rincari fino a 12-14 centesimi al litro

L’allarme dell’Unione petrolifera sull’elevato carico fiscale pari a 3 mld di aumenti nei prossimi anni

Purtroppo un’altra pessima notizia per automobilisti e motociclisti riguarda il caro carburante. Infatti, Alessandro Gilotti, presidente dell’Unione petrolifera, ha lanciato l’allarme: “Tra Iva e coperture varie, sono già programmati aumenti fino al 2021 per 3 miliardi, pari a circa 12-14 cent al litro“. Altro aumento importante visto il già prezzo alle stelle di benzina e diesel. Alessandro Gilotti prosegue dicendo: “Il problema dell’elevato carico fiscale sui carburanti, oggi intorno al 60% del prezzo finale, si riproporrà con forza in futuro”. Il leggero calo dei prezzi di questi ultimi mesi è infatti dovuto alla compressione dei costi per l’approvvigionamento all’estero, in caduta libera a causa della flessione delle quotazione del greggio sul mercato internazionale e ad un calo generalizzato dei consumi. La fattura energetica nel 2014 è scesa infatti ai minimi del 2005, in riduzione del 21%, ben 44,2 miliardi di euro. L’Unione petrolifera spiega che la flessione è dovuta per il 3,8% al calo dei consumi, ed ad un 9% alla flessione delle quotazioni del greggio. La fattura petrolifera italiana è scesa nel complesso a meno di 25 miliardi. L’unico, o uno dei pochi paesi in Europa che non si è ancora allineato al ribasso generalizzato è proprio l’Italia, e lo stesso Gilotti su questa problematica risponde così: “Con le 1.500 chiusure di impianti dal 2007 a oggi il mercato è più aperto e concorrenziale, ma il numero totale rimane troppo alto, gli erogati troppo bassi e i costi di gestione in molti casi insostenibili”. Una situazione che l’Unione petrolifera punta a risolvere lanciando la sfida di razionalizzazione ai gestori. Vedremo se nei prossimi mesi si vedrà qualche cambiamento, sperando non sia per l’ennesima volta negativo.