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Nei mesi freddi, esposte nelle vetrine dei Saloni internazionali, le versioni scoperte della Lamborghini Aventador, della Bugatti Veyron e della Bmw M6 ci hanno fatto sognare le strade assolate di un qualche lungomare, con il profumo della salsedine nel naso, il vento tra i capelli e nelle orecchie l’ultimo tormentone estivo. A Pechino la Bugatti ha attirato su di sé i riflettori di tutto il mondo con la Veyron Grand Sport Wei Long. Parente strettissima della Veyron Vitesse, la scoperta più veloce e potente al mondo (1.200 cv per 410 km/h), la Wei Long celebra l’anno cinese del dragone con un look davvero personale. Carrozzeria total-white in contrasto con gli interni rossi e particolari in porcellana. Grazie alla collaborazione con la Königliche Porzellan-Manufaktur di Berlino sui cerchi in lega, sul tappo del serbatoio e nell’abitacolo spiccano dei dragoni in porcellana finissima. La Wei Long, dotata del propulsore W16 quadriturbo da 1001 cv, è un esemplare unico in vendita a 1,58 milioni di euro. Le fa eco dall’Italia la Aventador J presentata a Ginevra, che ricorda nel nome la Miura Jota e porta il Dna Lamborghini alle estreme conseguenze. Estetica spigolosa e muscolosa come nessun’altra, prestazioni super e nessuna concessione al lusso nonostante i 2,1 milioni di euro di listino. Niente aria condizionata, niente autoradio ma tanto, tanto carbonio.

PUGNO ALLO STOMACO
In attesa dell’arrivo dell’Aventador scoperta “per tutti”, noi abbiamo avuto la fortuna di testare la sorellina Gallardo Performante. Basata sull’evoluzione Super Leggera, è emozione allo stato puro. Ripiegata elettronicamente la capote in tela, si viaggia con il dieci cilindri di Sant’Agata a pochi centimetri dalle orecchie. Sopra i 3.500 giri un suono rauco invade l’abitacolo e l’adrenalina entra in circolo. La Gallardo Performante ripaga della fatica che richiede alla guida in città – sterzo duro, freni poco modulabili, interni davvero spartani – accarezzando l’ego del pilota come poche vetture sanno fare. Spesso i ragazzini e qualche fanciulla estraggono il cellulare per scattare una foto come si fa con le star del jet set, e chi non lo fa cerca di imprimersi l’immagine nella memoria. Inutile dire che usarla in città è peccato mortale. Il circuito o una strada ricca di curve, meglio se veloci, sono il suo habitat. I suoi 570 cv non sono facili da tenere a bada nonostante la trazione integrale, e la reattività della vettura può mettere in crisi i meno smaliziati. La tenuta in curva sembra infinita, lo sterzo è un bisturi per precisione e la trazione in uscita è da sportiva vera. Farla correre è un piacere e quando si butta l’occhio al tachimetro si rimane sbalorditi, si è sempre parecchi km/h sopra quanto percepito. La voluta povertà dei comandi e degli interni fa sentire il pilota parte dell’auto e crea una simbiosi sconosciuta ad altre supercar. È un’auto per certi versi ignorante, ma che prende la pancia e non la lascia più. Da urlo potenza (570 cv), velocità massima (324 km/h) e prezzo: circa 220 mila euro.

SORELLE D’ITALIA
Meno appariscente, ma più costosa e raffinata, è la sua diretta concorrente tricolore: la Ferrari 458 Spider. Anche lei trasuda passione e italianità in ogni particolare, ma è una vettura molto diversa dalla Gallardo. Se la passione per Lamborghini nasce dalla pancia, questa Ferrari ha la sua forza nel cervello. Curata negli interni – forse troppo giocattolosi – può contare su un tetto in alluminio ripiegabile, avveniristico e leggerissimo (50 kg circa), che la trasforma in 14 secondi da coupé a spider da sogno. Due posti secchi, trazione solamente posteriore e un V8 da 4.500 cc capace di girare altissimo e sprigionare 570 cv.
L’elettronica è molto sofisticata, ma consente il massimo piacere di guida a tutti e in tutte le occasioni: al passo, al trotto o al galoppo più furioso la 458 è a proprio agio. A chiudere questa triade che dimostra come noi italiani a fare cose da sogno siamo semplicemente i migliori mettiamo la più bella – a nostro avviso – cabrio sul mercato: la Maserati Gran Cabrio. Al posto del V8 da 4,7 litri con 450 cv e 510 Nm potrebbe montare un motore 1.200 a benzina con impianto a gas e noi la vorremmo lo stesso.

GERMANIA VS INGHILTERRA
Più austera – e non potrebbe essere altrimenti – la nuova Mercedes Sl. Leggera come non mai grazie al massiccio impiego di alluminio, cerca – e forse lo trova anche – il perfetto equilibrio tra lusso e sportività. L’attenzione al comfort è totale: dal livello macro degli studi aerodinamici, sino ai particolari più piccoli come il flusso d’aria calda indirizzabile sulla zona cervicale del pilota, i subwoofer sistemati vicino ai piedi per una pulizia ottimale del suono e i tergicristalli intelligenti che, grazie ai condotti integrati, consentendo di lavare il parabrezza anche con il tettuccio aperto. Il comfort non va a discapito delle emozioni perché la nuova Sl ha una ciclistica capace di sfruttare come non mai la coppia (700 Nm) e la cavalleria messa a disposizione dal V8 da 4.663 cc. Con queste caratteristiche saprà certo impensierire anche le temibili e meravigliose Aston Martin roadster, imbattibili per grazia, eleganza e sportività.

QUATTRO POSTI… O QUASI
Per divertirsi con i capelli al vento non occorre per forza rinunciare allo spazio a bordo. La regina germanica Porsche Carrera Carbiolet un po’ ci prova offrendo due posti d’emergenza o per i bambini. La nuova versione diventa più grande, pur perdendo qualche decina di chili, e guadagna gli interni in stile Panamera. Il confort di bordo è migliorato grazie alla nuova capote in tela e magnesio e al frangivento a comando elettronico. Tutto mira a far crescere la già proverbiale fruibilità. La 911 Carrera Cabriolet non è una macchina da tirare fuori solo pochi giorni l’anno. Questa nuova versione poi è anche molto più facile da guidare delle precedenti. Nonostante il downsizing del motore (il boxer sei cilindri perde quasi 200 cc) lo spirito battagliero della Carrera non viene sopito. I cavalli sono 350 e anche se si trovano molto in alto nella guida sportiva ci si diverte eccome. La potenza non manca grazie al motore derivato da quello dell’Audi S8 ma molti sono gli accorgimenti volti a migliorare i consumi. Questa Bentley sfreccia oltre i 300 km/h ma è anche capace di viaggiare con soli quattro cilindri riducendo i consumi del 40% rispetto alla vecchia versione W12. La lussuosa Bentley Continental Gtc V8 presentata a Ginevra offre un po’ più di agio ai passeggeri. Niente di eclatante, ma l’emozione data dalla qualità dei materiali e dal lusso che trasuda dai particolari farà dimenticare il resto. Quattro posti veri con prestazioni da brivido li offrirà la Bmw M6 Cabrio. Forme affilate ma dimensioni generose in tutto simili alla versione coupé. Per far scattare questa Bmw da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi serve un V8 biturbo 4.4 litri capace di sviluppare 560 cavalli e 680 Nm di coppia massima, messi a terra grazie alla trasmissione a doppia frizione sette marce con differenziale a slittamento limitato. Se il vento tra i capelli vi piace ma non volete rinunciare alla comodità pura e il portafogli lo consente l’unica vera soluzione è la Rolls Royce Phantom Drophead Coupé. È la cabriolet più comoda e lussuosa sul mercato; ha particolari estetici da togliere il fiato, dimensioni generose e un V12 da paura. Ma di fronte a tanta perfezione ogni parola è di troppo.