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Lifestyle

Anno nuovo moto nuova

Scaldano i motori le novità delle due ruote. Saranno le maxi nude a regalare le emozioni più intense

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A dicembre tante moto sono ormai in letargo. Chiuse nel box con la batteria staccata sonnecchiano in attesa della bella stagione, ignare che al loro risveglio decine di nuovi modelli tenteranno la fedeltà dei loro proprietari. La prossima primavera, infatti, le no­stre strade vedranno sfrecciare novità davvero interessanti come non succedeva da anni. Molti i segmenti di mercato interessati, dalle endurone che vedono l’arrivo della regina Bmw R1200GS Adventure e della sfidante Suzuki V-Strom, alle sportive, dove le italiane primeggiano con la Ducati 899 Panigale e la MV Agusta F3 Ago, passando per gli scooter dove per Kawasaki è tutto nuovo e dove Vespa rievoca i fasti del passato con la Primavera. Ce n’è per tutti i gusti ma a guardar bene sono le nude – e soprattutto le maxi nude – quelle che ci regaleranno le più intense emozioni.Aprilia rinnova uno dei suoi fiori all’occhiello, una delle naked più amate dagli appassionati: la Tuono. Nella versione con il V4 e il famoso controllo elettronico Aprc era già nell’Olimpo delle moto adrenaliniche, ora guadagna anche sicurez­za grazie all’Abs Bosch. Per gli appassionati preoccupati: pesa solo 2 kg e il suo intervento è davvero difficile da sentire… finché non vi salva da scivolata certa.I tedeschi di Bmw si buttano nella mischia con la S 1000 R. La filosofia di base è la stessa di Aprilia: partire dal­la supersportiva di casa (in questo caso la S 1000 RR), montare un manubrio alto ed eliminare le sovrastrutture non necessarie. Ricetta garan­tita. Non sarà un mostro di eleganza ma in quanto a leggerezza (207 kg in ordine di marcia) e tecnologia è inattaccabile. La S 1000 R offre di serie due mappature del motore (Rain da 136 cv e Road da 160 cv), il controllo di stabilità Asc e il Race Abs. Chi vuole di più però basta che metta mano al portafogli per aggiungere la modalità di guida Pro con Dynamic Traction Control o le sofisticate so spensioni semiattive Ddc.La sfida tra la dolce lingua italica e il duro accento tedesco continua con lo scontro tra Ducati e Ktm. A Bologna riescono nuovamente in un’impresa davvero ardua: mettere mano a un mito senza rovinarlo. La nuova Monster 1200 è già entrata nel cuore degli appassiona­ti come regina di bellezza ma, a nostro avviso, le prelibatezze di questa nuova versione vanno cercate nelle novità tecniche. Non stiamo, infatti, parlando di un semplice restyling: motore e telaio sono stati completamente rinnovati per rendere la moto più moderna e com­petitiva. Ducati abbandona il V2 di 90° con due valvole per cilindro e raffreddamento ad aria per adottare il nuovo Testastretta 11° da 1.200 cc. Il motore, capace di sprigionare sino a 145 cv (nella versione S), ha anche una funzio­ne portante – alloggia, infatti, il fulcro del monobraccio posteriore – ed è vincolato al telaio a traliccio in tubi d’acciaio di derivazione sportiva. Questa nuova Monster offre una nuova e più moderna posizione di guida (il manubrio più alto e vicino al busto del pilota e la sella regolabile in altezza) e un’elettronica raffinata. Grazie alla com­binazione di Dtc e Ducati Riding Mode il pilota può settare al meglio le risposte della moto a seconda del tipo di guida desiderato e delle condizioni stradali (3 i livelli consentiti: Sport, Touring e Urban). I prezzi? 13.490 euro per il Monster 1200 da 135 cv e 15.990 per la versione S che offre 10 cv di più.A tanto ben di Dio, Ktm risponde con una moto capace di emozionare anche i motociclisti più cinici e smaliziati. Il suo nome è 1290 Super Duke R ed è tra le cose più pazzesche che oggi si possano guidare (e vedere). La linea è cattiva come poche e il messaggio è chiaro: “una volta salito stai in guardia perché mordo”. E invece non è vero. Nonostan­te numeri da capogiro, potenza e coppia sono impressionanti (188 cv e 144 Nm), questa Kappa sa anche trotterellare doci­le docile se ne avete bisogno. Certo però che averla tra le mani e non spremerla è un oltraggio. Grazie al motore da 1.300 cc, al peso contenuto (189 kg in ordine di marcia senza benzina) e ai controlli anti-impennata, la Super Duke R scatta da 0 a 200 in 7,2 secondi! Leggerezza e potenza ne fanno una delle moto più esuberanti in commercio ma “l’ignoran­za” dei primi modelli a metà degli anni 2000 è acqua passata e così, l’elettroni­ca sofisticata, la rende divertente anche per chi non è proprio un Marc Marquez.In questo che sembra un confronto tutto europeo, prova a inserirsi la nuova Kawasaki Z1000. Anche lei, veterana del settore, mostra i muscoli grazie alle linee tese disegnate da Keishi Fukumoto e si propone come un’alternativa prestante ma meno aggressiva – anche se non meno cara – alle concorrenti europee. Le novità di settore però non si limitano ai modelli muscolosi e un po’ burini. A stuzzicarci ci sono, infatti, anche moto intelligenti e fuori dagli schemi come la Yamaha MT07 o dal raffinato gusto retrò come la meravigliosa Moto Guzzi V7 o la sorprendente Bmw Nine T.

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BMW S 1000 R
Prendete la supersportiva di casa Bmw, la S 1000 R, immaginatela dotata di un manubrio alto e priva di tutte le sovrastrutture non necessarie, e otterrete la nuova Bmw S 1000 R. Inattaccabile dal punto di vista di leggerezza e tecnologia, benché non molto elegante