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Prada, Miuccia e Bertelli nel mirino del Fisco

La coppia torna sotto indagine per elusione fiscale. A dicembre 2013 l’azienda aveva transato col Fisco un accordo da 400 milioni di euro e deciso di riportare la holding in Italia

Miuccia Prada e Patrizio Bertelli tornano sotto la lente d’ingrandimento del Fisco che sta spulciando le dichiarazioni passate. Lo ha annunciato l’azienda in un comunicato alla Borsa di Hong Kong, dove è quotata.

A indagare sulla coppia sono i pm di Milano Gaetano Ruta e Adriano Scudieri, che hanno chiesto al gip la proroga delle indagini per «omessa o infedele dichiarazione dei redditi». Nel registro degli indagati risulta anche Marco Salomoni, commercialista di fiducia degli imprenditori.

L’accusa è la stessa del dicembre 2013: Prada Holding sarebbe un caso di presunta esterovestizione, visto che ha sede legale ad Amsterdam. Una scorciatoia che avrebbe permesso l’elusione di 470 milioni di euro.

L’ACCORDO CON L’ERARIO. La vicenda sembrava conclusa nel dicembre 2013, quando Bertelli e signora firmarono una transazione col Fisco «che ha pienamente soddisfatto le richieste delle Autorità fiscali italiane, come dichiarato e confermato dall’Autorità stessa»: la compagnia aveva deciso di ritrasferire in Italia la holding e di pagare 400 milioni di euro all’erario. Con la garanzia, ricordata dal Financial Times, che non sarebbero stati effettuati nuovi accertamenti.

Prada e le gli altri brand del gruppo (Miu Miu, Car Shoe, Church’s) non sono coinvolti nell’indagine, precisa la maison.

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