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Lifestyle

Barba e… i trattamenti per il Narciso 2.0

Alcuni trattamenti non sono più una prerogativa femminile. Cresce il mercato del grooming e si scopre che la maggior parte dei trattamenti beauty prenotati online sono richiesti dalla “virile” Lombardia

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Sempre più attenti alla cura del proprio aspetto, contemporaneamente gli uomini si riappropriano delle caratteristiche più maschili della bellezza. Due fenomeni tra loro in contrasto, ma solo in apparenza. In primis va segnalato che la quota maschile per quanto riguarda il mercato dei cosmetici rappresenta quasi un quarto del totale (il 24%, secondo i dati presentati da Cosmetica Italia in occasione dell’ultimo Cosmoprof). Parallelamente, non c’è dichiarazione di virilità più forte della “barbamania” (o del suo corrispettivo, il baffo artistico) che ha travolto l’universo maschile da qualche anno a questa parte. Partita con la tendenza hipster, l’attenzione spasmodica alla peluria facciale è diventato ormai un trend trasversale per età, status sociale e stile personale. E le aziende se ne sono accorte, trasformando il grooming in un vero e proprio asset: Limoni Profumerie, per esempio, ha deciso di dedicare alla bellezza maschile uno spazio barberia all’interno del punto vendita appena inaugurato nella galleria commerciale più grande d’Italia, quella di Arese in provincia di Milano. Ed è proprio all’ombra della Madonnina (dove c’è la maggiore concentrazione di manager e uomini d’affari del Paese) che si acquistano più momenti beauty.

LE MANI BEN CURATE

SONO CONSIDERATE UN UTILE

BIGLIETTO DA VISITA

PER GLI AFFARI

Secondo l’Osservatorio di Uala.it, sito dedicato al mondo beauty che raccoglie saloni di hairstyling e centri di bellezza, il numero maggiore di prenotazioni online di trattamenti estetici dell’ultimo anno si registra nel Nord Italia. Medaglia d’oro per la Lombardia con 187.382 richieste online seguita dal Piemonte e dall’Emilia Romagna. Sempre secondo il portale, nel 2015 ogni mese più di 5 mila italiani hanno prenotato via internet oltre 115 mila trattamenti, per una spesa di quasi 3,5 milioni di euro. Come prevedibile, la prestazione più richiesta è il taglio dei capelli, ma sorprendentemente, il colore, prerogativa storicamente femminile, è stato reclamato da più di 7 mila clienti. E se le mani sono considerate, anche nel mondo degli affari, un biglietto da visita importante, ecco che le manicure prenotate ogni mese sono state oltre 200.

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