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Lavoro

Università e scuole di specializzazione: è boom di corsi sui generis

Si moltiplicano i percorsi di formazione in campi altamente specializzati: dall’Università del Caffè al corso di “Lighting designer” al Teatro alla Scala

Sebbene le iscrizioni all’università siano crollate del 20% negli ultimi dieci anni (Dati Fondazioen Res), il mondo Accademico italiano continua a sfornare nuovi corsi di Laurea, alcuni dei quali indubbiamente originali. In risposta alle esigenze di un mercato sempre più specializzato, gli atenei e le scuole di specializzazione hanno infatti dato vita a corsi prima inesistenti, che si caratterizzano proprio per la loro settorialità. A stilarne l’elenco è stata Numix Agency, per il Corriere della Sera.

LIUTI E STRUMENTI MUSICALI. Il corso di laurea di più recente formazione è quello in Conservazione e restauro dei beni culturali declinato su strumenti musicali, strumentazioni e strumenti scientifici e tecnici. Creato a Cremona, è a numero chiuso (appena cinque posti) e tra le materie di studio annovera chimica, storia dell’arte, tecnologia dei materiali, disegno e acustica. Questa iniziativa è un’opportunità in più, a patto che alla base della formazione universitaria ci sia la capacità manuale del bravo artigiano», commenta il liutaio Stefano Trabucchi. Alla restaurazione degli strumenti musicali appartiene anche la Scuola Internazionale di Liuteria, di fama mondiale, sita nella città di Stradivari.

CAFFÉ E CAMPARI. Tra le scuole professionali, spiccano quelle legate al settore del food and bevarage. La più “giovane” è la Campari Academy, fondata nel 2012 a Sesto San Giovanni e aperta a professionisti e amatori. Risale invece al 1999 l’Università del Caffè, fondata dalla Illy a Napoli (ovviamente) e poi trasferita a Trieste nel 2002. A oggi vanta 25 sedi in tutto il mondo. Nel settore del cooking si distingue invece la Niko Romito Formazione, fondata nel 2014 dallo chef abruzzese Niko Romito in un paesino dell’Alto Sangro. Qui ai classici studi legati alla cucina e al management della ristorazione si aggiungono nuove materie come l’educazione sensoriale, la botanica, la storia della cucina e della gastronomia, il diritto alimentare, la sommellerie, la pasticceria d’autore.

DAL VOLONTARIATO AL CUCITO. Ma i nuovi campi di studio possono essere anche ben più disparati. Per esempio, ha fatto parlare di sé l’Università del Volontariato di Milano, creata nel 2012 da Ciessevi – Centro servizi per il volontariato città metropolitana di Milano. Oltre 3 mila gli studenti iscritti in questi anni. E che dire della Scuola dei Mestieri del borgo umbro di Solomeo? L’istituto è specializzato in rammendo e rimaglio, taglio e confezione, sartoria e arti murarie: un patrimonio proprio di quei luoghi. Infine, l’Accademia Teatro alla Scala di Milano ha aperto un corso di lighting designer e manager delle performing arts. Per accedervi bisogna superare una complessa selezione che prevede anche l’analisi “sul campo” delle luci usate negli ultimi allestimenti della Scala.

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Studenti a lezione alla Scuola Internazionale di Liuteria