
Checco Zalone nel film Quo Vado? , incentrato sul tema del "posto fisso"
Il decreto Madia annuncia vita dura per gli statali fannulloni, che ora potrebbero rischiare davvero il licenziamento in caso di gravi violazioni. Nel provvedimento atteso per metà febbraio, infatti, sarà indicato una sorta di decalogo dei comportamenti più scorretti e da tenere d'occhio: dalle assenze strategiche – nei weekend lunghi o in periodi di carico particolare (grandi eventi, scadenze ecc.9 – alle ripetute violazioni del codice di comportamento, ma anche accettare regali costosi, abusare dell'auto di rappresentanza o la falsa attestazione della presenza in servizio fino, naturalmente, lo scarso rendimento. E la sanzione massima si potrebbe applicare anche al responsabile dell'ufficio in caso di complicità o semplice omissione.
Nel decreto dovrebbe anche essere stabilito che in caso di procedura ordinaria entro tre mesi, non più quattro, l'azione deve essere conclusa. Resta fermo il licenziamento sprint, 30 giorni, per il furbetto del cartellino, che dovrebbe essere esteso a tutte le forme illecite che portano a licenziamento accertate in flagranza.
Certo, fa sorridere che sia proprio questa fase parlamentare a portare questa novità legislativa: «Ormai lavoriamo un giorno e mezzo a settimana», confessano i deputati alla Stampa , ammettendo come ormai le Camere lavorino a regime ridotto solo il martedì e il mercoledì. La cosiddetta “coda” del giovedì mattina è stata ormai dimenticata. Che fannulloni...