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Lavoro

Sindacati e “iscritti fantasma”, i conti non tornano

Un’indagine Confsal denuncia almeno 3-4 milioni di tessere in più per le cinque maggiori sigle italiane. Se ci fosse una certificazione, sottolinea la confederazione, il tavolo governo-parti sociali avrebbe altri protagonisti

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I conti non tornano. In Italia, se si considerano solamente le sigle principali (Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Confsal), ci sono almeno tre milioni di iscritti ai sindacati in più (forse anche 4), “iscritti fantasma” su una quota dichiarata di oltre 16,5 milioni di persone. La denuncia arriva direttamente dalla Confsal, la Confederazione dei sindacati autonomi dei lavoratori, che – in linea con le ultime iniziative del governo (la pubblicazione online degli stipendi di ministri e dirigenti pubblici) – ha presentato la propria operazione trasparenza sul numero di iscritti al sindacato in Italia. L’indagine ha portato a una netta incongruenza tra numero reale di iscritti e numero dichiarato dai sindacati. Il problema, secondo Marco Paolo Nigi, segretario generale della Confsal, è la possibilità di autocertificazione e l’assenza di controllo. “È paradossale che non c’è corrispondenza tra realtà e dichiarazioni dei sindacati – ha esclamato – Ma questo accade perché, nel privato impiego, le misurazioni non sono governate da regole come nel pubblico”.L’indagine Confsal. Per la sua inchiesta il sindacato autonomo parte da una cifra certa: il numero di pensionati iscritti ai sindacati (vedi box in fondo all’articolo). Numero, certificato dall’Inps, che ammonta a 7.694.048, di cui gli iscritti alle 5 confederazioni sono 4.907.363. Quanto ai pensionati Inpdap, quelli del pubblico impiego, sono 2.785.800, di cui i sindacalizzati iscritti alle 5 confederazioni sono 427.517. Insieme ai 347.195 appartenenti ad altri elenchi si ottiene la cifra di 5.682.075. Ma il numero dichiarato dalle 5 confederazioni è più alto: 6.957.126. C’è dunque una differenza tra il dichiarato e il reale pari a 1.275.051. E la percentuale di ‘scarto’, nel caso dell’Ugl, come denuncia la Confsal, raggiunge quota 91,08%. Ed è proprio questo quello che dà più fastidio alla Confederazione dei sindacati autonomi: Confsal resta fuori dalle trattative tra governo e parti sociali per la riforma del lavoro, mentre la “meno rappresentativa” Ugl è frai protagonisti del tavolo. Ovviamente gli accusati respingono le accuse al mittente, ma “resta il fatto – come conclude Enrico Marro sul Corriere della Sera – che l’accordo che gli stessi sindacati hanno sottoscritto a giugno 2011 per certificare gli iscritti nel privato è rimasto lettera morta”.

Sigla

Iscritti dichiarati (lavoratori + pensionati

Iscritti dichiarati – pensionati

Iscritti pensionati certificati*

Differenza pensionati dichiarati/certificati

5.748.269

2.996.623

2.775.944

220.679 (7,36%)

4.542.354

2.258.309

1.902.423

355.886 (14,87%)

2.377.529

709.629

63.263

646.366 (91,08%)

2.184.911

575.865

558.504

17.361 (3,01%)

1.818.245

416.700

381.941

34.759 (8,34%)

TOTALE

16.671.308

6.957.126

5.682.075

1.275.051