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Lavoro

Disegno di legge Lavoro, cosa cambia nella P.a.

Il ddl sul Lavoro approvato ieri alla Camera, contiene anche nuove norme di riforma della pubblica amministrazione. Ecco le principali novità:

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Rafforzamento della trasparenza nella P.a.: l’articolo contiene una serie di disposizioni di semplificazione degli adempimenti inerenti gli obblighi formali di informazione cui sono tenute le pubbliche amministrazioni, ovvero la trasmissione per via telematica al Dipartimento della Funzione pubblica di tutti i dati relativi a retribuzioni annuali, curricula vitae, indirizzi di posta elettronica e numeri telefonici d’uso professionale dei dirigenti nonché i tassi di assenza e di maggiore presenza di tale personale.

Mobilità e aspettativa del personale: ampliata la sfera di applicazione sia della “mobilità collettiva” che della “mobilità volontaria”. Saranno attivate tutte le procedure necessarie per ricollocare il personale in esubero, inoltre, si prevede la possibilità di utilizzare in assegnazione temporanea il personale proveniente da altre pubbliche amministrazioni per un periodo non superiore al triennio. I dipendenti pubblici, inoltre, potranno essere collocati in aspettativa non retribuita, per un massimo di dodici mesi, anche per avviare un’attività professionale o imprenditoriale autonoma.

Trattamento dei dati personali: viene modificato il Codice della Privacy. Saranno oggetto di protezione soltanto le notizie concernenti la riservatezza dei dati strettamente personali, come ad esempio lo stato di salute o comunque atti a rivelare informazioni sensibili.

Pari opportunità: viene istituito il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità e contro le discriminazioni«, formato da rappresentanti dell’amministrazione e dalle rappresentanze sindacali, che dovrà garantire e vigilare sull’effettiva pari opportunità tra uomini e donne e contrastare fenomeni di ‘mobbing’.