
Il Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina
A partire da gennaio 2023 un nuovo modello organizzativo di lavoro sarà proposto da Intesa Sanpaolo ai propri dipendenti. Un modello di lavoro più flessibile, impostato su una settimana corta di 4 giorni da 9 ore lavorative a parità di retribuzione, con l’obiettivo di conciliare le “gli equilibri di vita professionale e lavorativa delle proprie persone”.
Tra le principali novità annunciate dal gruppo guidato dal Ceo, Carlo Messina e che conta 74 mila persone in Italia (96 nel mondo), un’evoluzione dello smart working con la possibilità di lavoro flessibile fino a 120 giorni all’anno, senza limiti mensili e la settimana corta di 4 giorni da 9 ore lavorative, su base volontaria e compatibilmente con le esigenze tecniche-organizzative e produttive della Banca.
Un nuovo modello di lavoro che verrà proposto senza l’appoggio dei sindacati: il confronto con le Organizzazioni Sindacali, pur svolgendosi “in maniera proficua e costruttiva”, non ha trovato una condivisione sul complesso dei contenuti. La decisione, si precisa in una nota del gruppo Intesa Sanpaolo, conferma l’importanza della “continua valorizzazione delle persone del gruppo e della loro crescita e soddisfazione, grazie anche al rapporto di fiducia e al miglioramento dell’esperienza professionale, intervenendo sull’organizzazione del lavoro con strumenti utili per continuare a favorire la conciliazione delle esigenze private con quelle aziendali, la valorizzazione del welfare aziendale, la produttività, l’inclusione, i rapporti sociali tra colleghi".
Nel dettaglio, la proposta prevede la possibilità di aumentare su base volontaria il lavoro flessibile da casa fino a 120 giorni all’anno, con un’indennità di buono pasto di 3 euro al giorno, per tener conto anche delle spese sostenute lavorando da casa, e di lavorare 4 giorni a settimana aumentando a 9 le ore giornaliere su base volontaria, a parità di retribuzione, senza obbligo di giorno fisso. Dal gennaio 2023, le persone che lavorano in Intesa Sanpaolo, potranno individualmente accedere a queste modalità, ulteriormente migliorative rispetto a quelle attuali, compatibilmente con le esigenze tecniche, organizzative e produttive aziendali. Sarà anche avviato un periodo di sperimentazione in circa 200 filiali.