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Lavoro

Sciopero dei dipendenti Groupon

“Ci hanno definito corpi infetti da eliminare e minacciano tagli”, spiegano i lavoratori. L’azienda: “Non è vero”

Ufficialmente la multinazionale Groupon smentisce, ma i dipendenti sono sul piede di guerra. E le tensioni, tra manager e lavoratori, sarebbero tali da spingere i secondi a proclamare uno sciopero per il 25 giugno. “Groupon minaccia di licenziare coloro che non sono performanti”, spiega Marisa Moi del sindacato Filcams Cgil. “Cerca di individuare candidature spontanee per risoluzioni consensuali e addirittura afferma che ‘Se non ci si rimette in linea, si può anche chiudere in Italia’ e portare tutto all’estero, dove il costo del lavoro è inferiore”. Non solo. Stando a quanto riportato, i lavoratori disallineati rispetto alle strategie societarie sarebbero stati bollati come “corpi infetti da eliminare”. Immediata la smentita dell’azienda che in un comunicato assicura: “Respingiamo con fermezza le accuse relative a frasi svilenti e offensive nei confronti delle nostre persone e riteniamo che quanto comunicato non rispecchi i valori di Groupon e la realtà dei fatti. Ribadiamo la correttezza delle nostre pratiche e l’apertura nei confronti di tutti i nostri dipendenti. Abbiamo investito tanto sulle persone e continueremo a farlo”.