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Lavoro

Lavoro: resto per i colleghi, me ne vado per lo stipendio

Gli italiani bocciano le buste paga, ritenute non all’altezza e poco meritocratiche. Ma la retribuzione, almeno quella fissa, non è tutto. Soprattutto se si decide di non cambiare lavoro

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Da 0 a 10, quanto siete soddisfatti della vostra retribuzione? Se avete risposto con un voto inferiore al 4, non preoccupatevi: siete in buona compagnia. Secondo il Salary Satisfaction Report 2018, un’indagine realizzata dall’Osservatorio Job Pricicing sul rapporto tra retribuzione e soddisfazione nel lavoro, due italiani su tre sono delusi per la propria busta paga e ritengono di non essere retribuiti secondo il reale contributo che forniscono all’azienda. Un malcontento che riguarda soprattutto operai e impiegati (che assegnano un voto di 3,1 su 10), ma che coinvolge anche i dirigenti d’azienda (voto 5,5).

Rispetto a due anni or sono, cresce leggermente il sentimento di essere comunque ricompensati equamente rispetto ai colleghi e di ricevere un trattamento in linea con il mercato, mentre cresce la sensazione di operare in un ambiente poco meritocratico: il 70% degli italiani ritiene che la propria azienda non dedichi la giusta attenzione a questo tema, mentre due lavoratori su cinque pensano manchi del tutto. Il livello di soddisfazione, però, cresce notevolmente se si lega una retribuzione variabile legata agli obiettivi: ricevere una ricompensa per il raggiungimento di un target, viene percepito come premiare chi lavora meglio.

Attenzione, però, i soldi sono importanti, ma non sono tutto. Sebbene lo stipendio fisso sia il primo fattore preso in considerazione in caso di nuova occupazione, un peso rilevante lo hanno anche i cosiddetti intangibles: possibilità di sviluppo di carriera e formazione, relazione positiva con i colleghi e contenuto del lavoro. Elementi che prevalgono su retribuzione variabile, benefit e altri premi o bonus quando si pensa di cambiare aria, ma le leve non monetarie, sono anche tra le più importanti nel generare soddisfazione e nella scelta di rimanere in azienda.

Perché se ne vanno
  • Retribuzione fissa 67,3%

  • Training e formazione / possibilità di sviluppo di carriera 40%

  • Retribuzione variabile individuale 33,3%

  • Flessibilità orari – Work Life Balance 33,2%

  • Il contenuto del lavoro (attività interessanti, importanti, con mansioni ricche) 31,1%

Perché restano
  • Relazioni interpersonali positivi con capi, colleghi e collaboratori 44,3%

  • Ambiente di lavoro (spazio, location, arredamento, etc.) 42,6%

  • Flessibilità orari – Work Life Balance 40,9%

  • Il contenuto del lavoro (attività interessanti, importanti, con mansioni ricche) 35,8%

  • Retribuzione fissa 31,8%

Credits Images:

Photo by Bethany Legg on Unsplash