
Oltre 12 mila dipendenti e 10 mila collaboratori, per un costo del lavoro complessivo pari a 905 milioni di euro.
Sono questi i numeri globali che sintetizzano la mappa dell’organico (aggiornata al 31 dicembre 2013) che la Rai ha mandato al ministero dell’Economia e il Fatto Quotidiano ha consultato e in parte pubblicato.
Scendendo nel dettaglio, sono 1.581 i giornalisti con un contratto a tempo indeterminato, la metà dei quali guadagna più di 105 mila euro l’anno (279 i caposervizio). I dirigenti giornalisti (con la qualifica di almeno caporedattore) sono 303 e guadagnano dai 120 mila euro ai 240mila euro (in sei superano i 310mila euro).
I tg possono contare su 64 inviati speciali, per un costo di 126 mila euro ognuno. I vicecaporedattori sono 150 (18 milioni di euro). La media per i redattori ordinari (688) è di 85 mila euro; chi ha un lavoro a termine riceve non più di 54 mila euro.
Dei 262 dirigenti di viale Mazzini, una decina arriva a guadagnare 240 mila euro. Il personale non giornalistico ammonta a 8.501 dipendenti, di cui 2.466 impiegati, 470 funzionari semplici e 293 funzionari di fascia superiore, 11 medici, 108 orchestrali, 1.537 impiegati di produzione, 1.624 addetti alla regia, 870 operai e 142 tecnici.
Infine, i lavoratori a tempo determinato sono 1.360, perlopiù giornalisti (262) e personale di regia (349); mentre i collaboratori con contratto di lavoro autonomo, a progetto e partite Iva sono 10.019, per un costo di 110 milioni di euro.