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Lavoro

Perché è importante imparare a pianificare le ferie

Rilassarsi, svuotare la mente e aprirsi a nuove competenze: ecco a che cosa serve il riposo. Anche perché chi non stacca mai fa più fatica ad avere una promozione

Il grande caldo non aiuta la concentrazione sul lavoro. E ci fa pensare già alle vacanze. Le ferie forse sembrano ancora lontane e, al massimo, è lecito sognare un weekend al mare. Ma è importantissimo imparare a pianificare per bene il periodo di decompressione dal lavoro per poter ottenere i massimi benefici e tornare in ufficio pienamente ricaricati.

PIANIFICARE LA FERIE: ECCO COME

Un vasto studio, condotto negli Stati Uniti dalla Travel Association and Project, intitolato Time Off, ha studiato gli effetti del superlavoro non solo sulla performance e sulla produttività, ma anche sul benessere personale. Come campione è stato scelto un gruppo di 5.641 adulti che lavoravano in media più di 35 ore a settimana – chi riesce a non farlo? – e avevano diritto a ferie pagate. Ne è emerso che gli americani negli ultimi 15 anni avevano rinunciato a una settimana di ferie: già tra i popoli che godono di minore riposo, erano calati dai 20,3 anni di stop nel 2000 ai 16,2 del 2016.

LAVORARE TANTO NON VUOL DIRE PRODURRE TANTO

Bisogna, dunque, uscire dalla logica che lavorare tanto significhi produrre tanto. Anzi, il super lavoro comporta cali evidenti della performance. Non ci aiuta nemmeno la tecnologia: in attesa del giorno in cui i robot ci ruberanno il lavoro, gli intervistati dallo studio hanno rivelato di aver visto aumentare la quantità di tempo passata alla scrivania a causa delle novità hi tech. E non solo per il carico crescente di email e call durante la giornata.

Ecco perché bisogna preparare per tempo le ferie e farlo nel modo giusto, assicurandosi di mettere in valigia solo costume e asciugamento e non pensieri sul lavoro. Le vacanze non sono uno “spreco” di tempo, anzi. Sono l’occasione per aprire la mente, fare nuove esperienze, allargare i propri orizzonti e, dunque, acquisire competenze “diverse” che sarebbe impossibile approfondire con i ritmi della routine quotidiana (facendo così anche del personal branding).

Le ferie non godute non solo sono un danno per l’economia (potrebbero tramutarsi in viaggi, visite ai musei ecc.), ma soprattutto per chi non le sfrutta perché si ritrova, in fondo, a lavorare gratis in un periodo che invece sarebbe pagato per riposarsi. E a chi piace lavorare gratis? Certo che no, anche perché questo non ha effetti sulla carriera. La ricerca Usa, infatti, dimostra che non sono le persone sempre puntuali o che non vanno in ferie ad ottenere le promozioni. Le persone che vanno in ferie per meno di 10 giorni all’anno hanno il 34.6% di possibilità di ottenere una promozione o un bonus in un arco temporale di 3 anni. Per le persone che vanno in ferie per più di 10 giorni all’anno la possibilità aumenta fino al 65.4%.