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Lavoro

Nel 2020 il colloquio si farà online

È uno strumento che le aziende italiane usano ancora poco, ma una ricerca Hivejobs parla chiaro: tra cinque anni le video-interviste la faranno da padrone. Anche via smartphone

Risparmio di tempo (82%), maggiori possibilità di candidarsi per lavori all’estero (76%), possibilità di condividere in tempo reale tramite live chat esempi concreti della propria esperienza (34%) e, non meno rilevante, minore tensione emotiva, che tende spesso a minare la propria presentazione (21%). Sono i principali vantaggi dei colloqui online secondo le 727 persone che questa esperienza l’hanno già fatta con Hivejobs. Dal sondaggio condotto dalla società di recruitment in questo inizio 2014 emerge che ben pochi, almeno in Italia, hanno già familiarità con questo tipo di opportunità: appena il 5,49% ha dichiarato di aver affrontato più di dieci video-interviste, mentre si supera quota 85% sommando chi ne ha fatte meno di cinque (37,5%) e chi addirittura ha collezionato solo l’esperienza con Hivejobs.Eppure gli intervistati sono in larga parte convinti che, nel giro di appena cinque anni, questa modalità di colloquio diverrà quella preponderante (74%), almeno nelle fasi iniziali del processo di recruiting (65,24%), mentre l’incontro di persona verrà riservato per il passaggio conclusivo. Merito della flessibilità dello strumento, che lo rende l’ideale per il primo contatto. Non solo. Visa la sempre maggiore diffusione di smartphone e tablet e dei sistemi di videoconferenza ideati proprio per i dispositivi mobile, il 76,69% del campione si è detto disponibile a realizzare il colloquio di lavoro anche utilizzando questi strumenti. Elemento che amplia notevolmente gli scenari in cui i professionisti del recruiting del futuro potranno usare lo strumento del video-colloquio. Come dire, il 2020 non è lontano, meglio farsi trovare pronti.