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Lavoro

«Più trasversalità, maggiore partecipazione»

La nostra chiacchierata sulla leadership 2.0 con Paolo Del Brocco, l’amministratore delegato Rai Cinema

Quali trasformazioni hanno coinvolto i vertici negli ultimi anni?

Il settore cinematografico italiano si è molto modificato, il business si è emancipato diventando maggiormente competitivo e con un alto grado di concentrazione. Molti player, tra cui Rai Cinema, hanno operato un’integrazione verticale per presidiare tutta la filiera, massimizzando i ritorni economici e sfruttando tutte le sinergie possibili. Ciò che diviene importante per un manager sono le informazioni utili per conoscere quanto più possibile le dinamiche sia interne all’azienda, sia del mercato in cui opera. Sono aumentate le interazioni trasversali tra le varie funzioni, le attività dell’azienda e i livelli, rendendo tutto più dinamico.

Alcune conseguenze dell’orizzontalità?

Le interazioni dirette con le diverse funzioni sono ormai strutturali per un’organizzazione efficace nel rispondere ai mutamenti di un settore in piena evoluzione. Un maggior coinvolgimento dei vari livelli aziendali rende più “flessibile” un’impresa, portandola da una gerarchia piramidale a una in grado di coinvolgere maggiormente le risorse dell’azienda.

Ci sono compiti che è possibile delegare con successo?

In un momento come questo bisogna cercare di dare voce a tutte le creatività dell’azienda. A ciò, quindi, va aggiunta una maggior responsabilizzazione delle persone verso il raggiungimento di obiettivi comuni. Occorre delegare le attività maggiormente operative per essere lucidi nel cogliere le opportunità del cambiamento, ma bisogna essere capaci di circondarsi di talenti in grado di condividere una visione strategica, a cui delegare le attività che impattano in maniera diretta sul core business. È necessario essere sempre presenti, invece, negli ambiti decisionali dove la direzione aziendale prende effettivamente forma.

Su quali mezzi fa leva per stimolare la sua squadra?

È importante far vedere che si è sempre in prima linea, e che ci si mette la faccia in ciò che si fa, per il bene dell’azienda di cui si è parte. Noi abbiamo il vantaggio di operare all’interno di un business accattivante e prestigioso. Quindi, probabilmente, risulta più facile motivare le risorse interne. Credo comunque che l’uso di strumenti motivazionali nell’ambito di organizzazioni complesse debba riuscire a rispondere alle esigenze individuali delle risorse.

E, in questo senso, cosa pensa dei media 2.0?

I social tool possono aiutare. Rai Cinema è presente su Facebook e LinkedIn e molti dei nostri film hanno una vera e propria community sui social alla quale le risorse dell’azienda partecipano. Tuttavia, credo che la squadra vada creata ogni giorno, perseguendo obiettivi comuni.