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Lavoro

Italiani meno “creativi”: i consigli per emergere su LinkedIn

Pubblicate le Buzzword per il 2017, ovvero le parole più usate (e abusate) dai professionisti negli ultimi 12 mesi. Da evitare se si vuole essere notati dai recruiter

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Il mercato del lavoro si sta orientando verso professionisti altamente qualificati, affidabili e con visione strategica. È questo il trend che emerge dalle Buzzword, la classifica internazionale di LinkedIn sulle parole più utilizzate dai lavoratori per descriversi sui propri profili. Si tratta di una vera e propria cartina tornasole della cultura lavorativa di ciascun Paese e, nella sua sesta edizione, rivela come in Italia le parole più ‘abusate’ nel 2016, come per esempio Creativo, Motivato e Problem Solver, abbiano ceduto il passo nel 2017 a definizioni più specifiche come Specializzato, Con esperienza e Master.

ITALIA1. Specializzato 2. Leadership 3. Strategico 4. Concentrato 5. Esperto 6. Appassionato 7. Responsabile 8. Innovativo 9. Con esperienza 10. Master

MONDO1. Specializzato 2. Leadership 3. Appassionato 4. Strategico 5. Con esperienza 6. Concentrato 7. Esperto 8. Certificato 9. Creativo 10. Eccellente

ITALIA E RESTO DEL MONDO. Se a livello globale, resiste l’idea di descriversi come professionisti “appassionati” all’interno del proprio curriculum, in Italia questa parola riscontra un minore interesse comparendo solo in sesta posizione. Come indicato dai trend internazionali, infatti, anche per i professionisti della nostra Penisola la parola più sfruttata (e abusata) quest’anno diventa “specializzato”, che al suo debutto scalza subito “leadership”, finita al secondo posto, seguita da una serie di parole, come “strategico”, “concentrato” ed “esperto”, che sottolineano quanto, sempre di più, i lavoratori tricolore cerchino di focalizzare le proprie competenze professionali su aree mirate, lasciando meno spazio alla passione e alla creatività sul luogo di lavoro. A tal punto che, nel paese natale di Leonardo, Michelangelo, Dante e altri grandi autori del passato, il termine “creativo” non compare nemmeno tra i primi dieci aggettivi. Una controtendenza assoluta rispetto agli anni passati, questa, che offre una fotografia più rigida e disincantata del mercato del lavoro del nostro Paese. Un settore ancora in forte difficoltà che sta cercando di trovare una soluzione nel contesto specialistico, senza però considerare le sempre più importanti soft skill, cioè le caratteristiche soggettive del singolo lavoratore che fanno la differenza e che riguardano anche valori come, appunto, la creatività.

ORIGINALI PER EMERGERE. LinkedIn sta incoraggiando i professionisti a riflettere sui termini e le frasi che usano nel curriculum vitae all’interno dei loro profili, per eliminare le buzzword e iniziare a prendersi del tempo per rinfrescare il proprio profilo. Questo può essere fatto aggiungendo statistiche per dimostrare i risultati, caricando presentazioni per mostrare la propria creatività o semplicemente inserendo foto di lavoro per far notare il proprio profilo. Il social network ha chiesto a Christopher Sandford, uno dei biografi best seller degli ultimi tempi (vedi biografie di Eric Clapton, Mick Jagger, David Bowie e Paul McCartney) alcuni consigli per emergere su LinkedIn. “Il linguaggio che usiamo dice molto di noi, quindi è importante scegliere attentamente le parole che usiamo, specialmente nel contesto professionale”, commenta Sandford. Che prosegue: “Troppo spesso ci nascondiamo dietro delle buzzword che non significano nulla, forse per il desiderio di essere sintetici o perché non ci sentiamo sicuri quando dobbiamo parlare dei nostri successi lavorativi. Quando, invece, con pochi semplici aggiustamenti si potrebbe iniziare a utilizzare il linguaggio che descrive realmente quanto valiamo”.

I CONSIGLI PER MIGLIORARE IL PROFILO LINKEDIN

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