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Lavoro

Il ministero del Lavoro? Più che altro della disoccupazione

È lo stesso ministro Giuliano Poletti a rinominare il dicastero che oggi guida. Un ente a cui gli italiani negli ultimi anni si sono rivolti più che altro per la cassa integrazione

«Il ministero del Lavoro, negli anni della crisi, è diventato il ministero della disoccupazione, quello a cui si si rivolge quando serve la cassaintegrazione». A ribattezzare il dicastero del welfare proprio Giuliano Poletti, l’attuale ministro del tanto discusso dicastero. Nel corso di un’audizione alla Camera, Poletti si è soffermato sulla situazione di crisi del mercato del lavoro, prefigurando un 2014 «ancora di grande sofferenza» per il lavoro. Il ministro ha usato toni estremamente negativi, sottolineando come «indipendentemente dalle considerazioni legate al Pil, la dinamica dell’occupazione continuerà ad essere molto pesante». Insomma il mercato del lavoro italiano in questo 2014 sconterà una «immancabile coda della crisi», con diversi punti di criticità: dalla mancanza di «circa un miliardo di euro per coprire la cassa integrazione in deroga», fino, all’ancora non risolto caso degli caso «esodati». E poi, naturalmente, i dati record relativi al numero, sempre crescente, di disoccupati.

L’ultima rilevazione mensile dell’Istat, quella relativa a gennaio 2014, riporta un tasso di occupazione, pari al 55,3%, in calo di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e dello 0,7% rispetto a dodici mesi prima, ma soprattutto un numero di disoccupati, pari a 3 milioni 293 mila, che aumenta dell’1,9% rispetto al mese precedente (+60 mila) e addirittura dell’8,6% su base annua (con 260 mila nuovi disoccupati in un anno).

A preoccupare, e anche Poletti nel suo discorso lo ha sottolineato, la situazione dei più giovani. I disoccupati tra i 15 e i 24 anni sono 690 mila, con un’incidenza sul totale della popolazione di questa fascia di età pari all’11,5%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,8 punti su base annua. Numeri che fanno si che il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, risulti pari al 42,4%, in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 4,0 punti nel confronto tendenziale.

Credits Images:

Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali