Guido Carella - presidente di Manageritalia
Quello che dice Leonardo Del Vecchio è vero ed è da sempre parte integrante del management e della gestione manageriale, oggi forse ancora di più. Certo, l’Italia del Dopoguerra ha prodotto tanti validissimi imprenditori e self made man dei quali il genio italico è un esempio lampante. Ma quelli che hanno avuto un successo vero e duraturo, e lui ne è un eccellente testimone, lo hanno fatto anche e perché si sono affidati a validi dirigenti, che hanno messo in campo le migliori tecniche manageriali per far crescere quelle aziende per dimensione, mercati serviti e prodotti/servizi offerti. Il dialogo con il cliente, il presidio del mercato e ancor più la continua messa in discussione del prodotto e del modello di business è sempre stato un must per restare sui mercati e per crescere.
Oggi lo è ancor di più e in questo consiste la giusta sottolineatura del patron di Luxottica. Con la globalizzazione, infatti, il continuo e sempre più rapido cambiamento di mercati, concorrenti, clienti e tecnologie ha cicli di vita molto più brevi e impone quindi di farsi più spesso le domande poste da Del Vecchio. Ancor di più, è necessario dare risposte adeguate, prima che lo facciano i concorrenti attuali o quelli futuri. Il cambiamento deve poter contare, oltre che sul talento imprenditoriale – che è oggi parte integrante anche del management – anche su conoscenza, competenza e gestione manageriale, perché è un lavoro di squadra, di un leader che ne coinvolge altri insieme a tutti quelli che lavorano in azienda.
VINCE CHI SA METTERE
IN DUBBIO I PROPRI PRODOTTI,
IL BUSINESS E I SUCCESSI
Del Vecchio ha ragione quando sprona i suoi manager a mettere in dubbio i propri prodotti, business e successi. Perché solo così si può rispondere quotidianamente alle sfide del mercato. E per farlo serve imprenditorialità e managerialità ai massimi livelli, servono dirigenti con spirito imprenditoriale, serve soprattutto massima sinergia tra imprenditore/azionista e management. Solo questo oggi può mettere le ali alle idee per farle volare, sorrette da innovazione, capacità organizzativa e gestionale.