Gabriele Ghini - headhunter, presidente di Transearch Italia
Del Vecchio è uno dei più straordinari imprenditori italiani e la sua Luxottica è una delle società che rendono grande l’immagine dell’Italia nel mondo. Una delle dimostrazioni di genialità di questo imprenditore è stata la scelta di assumere Andrea Guerra come Ceo: Guerra veniva da dieci anni di Indesit e aveva dimostrato il suo valore guidando l’espansione internazionale della società. Aveva dimostrato di saper lavorare con una storica famiglia imprenditoriale e di essersi saputo guadagnare una forte credibilità, nonostante fosse all’epoca giovanissimo. Dal 2004 al 2014 il fatturato di Luxottica è passato da meno di 3 miliardi a oltre 7 miliardi di euro. Per anni la collaborazione tra uno dei più brillanti top manager italiani e mondiali e uno degli imprenditori più illuminati ha funzionato come un orologio. Poi qualcosa in questo equilibrio si è rotto e la dichiarazione di Del Vecchio ne è il chiaro sintomo. La scelta di fondere la sua Luxottica con Essilor, società puramente manageriale, testimonia quanto sia limitativo avere pregiudizi sulle varie tipologie di capi azienda e quanto rapidamente le idee possano cambiare quando si privilegiano analisi di business e di convenienza. Quando Del Vecchio compirà 200 anni e potrà finalmente godersi la meritata pensione, sarà una squadra manageriale a gestire il nuovo gruppo, considerato che non si intravede nessun successore nella famiglia veneta.
GLI OTTIMI MANAGER POSSONO
DIVENTARE BRAVI IMPRENDITORI,
NON IL CONTRARIO
Conosco ottimi manager che sono diventati bravi imprenditori, non ho evidenza dell’opposto. Conosco altresì ottimi manager che hanno fallito come imprenditori. Pretendere la fedeltà da un manager è un errore grossolano, mentre è assolutamente doveroso pretenderne la lealtà finché lavora per un’azienda. L’imprenditore vive la sua azienda come parte integrante della propria vita, spesso sente il prodotto o servizio come una sua creatura; pretendere che i manager che guidano l’azienda debbano viverla con la stessa intensità e passione porta a grandi disillusioni. Ma un manager capace è sicuramente attento alla qualità del prodotto e alle necessità del cliente, altrimenti non saprebbe fare il proprio lavoro.
Dalla mia esperienza con aziende italiane ed estere, ho tratto l’insegnamento che l’armonia e la comunanza di visione tra imprenditore e team manageriale può portare a risultati straordinari nella sinergia tra competenze e ruoli differenti.