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Lavoro

I colloqui di lavoro più pazzi del mondo. Ma servono davvero?

Il reclutamento non convenzionale non conosce limiti di fantasia. Si trova davvero così il candidato migliore?

I colloqui di lavoro ormai piacciono sempre meno, questo lo sappiamo. Il social recruiting prende sempre più piede, ma c’è anche chi ha scelto la strada del “recruiting non convenzionale” attraverso portali online o esperienze davvero al limite. Certo, magari saranno anche esperienze più divertenti, ma servono davvero a trovare il candidato migliore o solo a farsi pubblicità?

RECRUITING NON CONVENZIONALE

C’è chi come Heineken nel 2013 aveva deciso di assumere una persona nel team Event & Sponsorship Marketing attraverso tre prove speciali (riprese e poi diventate una videoclip trasmesso durante Juve-Chelsea di Champions League con l’annuncio del vincitore): la reazione a una stretta di mano improvvisa, la risposta a un malore del recruiter e la simulazione dell’evacuazione di un edificio. Google invece assume i suoi programmatori con speciali schermate che appaiono alla digitazione di particolari domande sui codici di programmazione.

VIRTUAL REALITY

La tecnologia più aiutare queste sperienze. La British Army testano gli aspiranti soldati mettendoli in un carroarmato durante un’esercitazione per vederne la resistenza nervosa. Più “analogica” la scelta di Ikea in Australia: negli imballaggi è stato inserito un foglio di istruzioni chiamato “Cäreer” per «costruirsi una carriera». La giovane start up Friendz ha semplicemente organizzato un party a sorpresa con una festa di abilità in cui era vietato usare le parole “io” e allora”. La seconda prova era un lavoro di team, cui sarebbe seguita la fuga dalla escape room The X-door di Milano. Un ottimo metodo per testare le capacità di team working e di leadership tanto decantate in tutti i cv.

Credits Images:

Una delle famose schermate di recruiting di Google