
Tra le iniziative dedicate ai lavoratori, la più apprezzata – e mai abolita – è il ‘20% project’, ovvero la possibilità data ai dipendenti di dedicare parte del tempo sul lavoro (il 20%, appunto) a propri progetti; da qui è nata un’idea di successo come Gmail. Anche per questo Google è stata eletta come la migliore multinazionale dove lavorare nel mondo. La società, che a oggi conta oltre 40 mila dipendenti e un fatturato di 50 miliardi di dollari, ha scalato la classifica dei Best multinational workplace 2013, realizzata dalla società americana Great Place to Work e che vede sul podio anche Sas e NetApp, tutte aziende del settore dell’Information Technology. Interessante notare inoltre come dalla classifica, realizzata analizzando un totale di circa 6.200 società nel mondo (per un totale di 11,9 milioni di dipendenti) compaiano soprattutto realtà made in Usa: per trovare la prima multinazionale non americana bisogna scendere fino all’ottavo posto, società con sede a Londra. Tre le spagnole – Bbva, Telefonica e Atento – mentre nella Top 25 non compare nessuna azienda made in Italy.
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