I modelli Ben Stiller e Owen Wilson alla ricerca dei file nel computer nel film Zoolander

I lavoratori di oggi considerano la digitalizzazione un elemento fondamentale per il successo dell’azienda in cui sono impiegati, ma ammettono anche di essere "ignoranti digitali". Lo hanno confessato al Randstad Workmonitor nel quarto trimestre 2016, al quale il 67% dei lavoratori intervistati ha ammesso di considerare e proprie competenze digitali inadeguate. Un senso di inadeguatezza che in Italia supera di 5 punti la media mondiale (62%). Per questo temono non solo per il presente, ma soprattutto per il futuro di non avere una sicura occupabilità in futuro e soltanto un’impresa su tre dispone di personale adeguato a sviluppare una strategia digitale.

Il Workmonitor ha analizzato il grado di digital awareness sul posto di lavoro in 33 Paesi. Secondo la ricerca, il 90% degli italiani ritiene che tutte le imprese dovrebbero dotarsi di una strategia digitale. Una consapevolezza superiore di sei punti percentuali alla media globale (84%), che colloca il nostro Paese al sesto posto tra le nazioni oggetto di indagine. Una tendenza generale nel Sud Europa - tra cui appunto l'Italia, ma anche Portogallo, Grecia e Spagna - che appaiono invece decisamente convinti dell'opportunità di una strategia digitale.

Questa consapevolezza stride con il complessivo ritardo delle imprese italiane: solo il 57% dei lavoratori ritiene che la propria azienda abbia già adottato una strategia digitale. Ma non è tutto: ben il 70% dei lavoratori italiani pensa che la sua azienda non disponga di personale con le competenze adeguate ad avviare il percorso di digitalizzazione (due punti sopra la media dei Paesi analizzati, al 68%). Il 43% dei lavoratori tricolori è convinto che buona parte delle proprie mansioni, quelle più ripetitive o le attività di routine, potrebbero essere automatizzate.

«Dai risultati della ricerca», commenta Marco Ceresa, amministratore delegato di Randstad Italia, «le imprese italiane appaiono ancora poco preparate alla sfida digitale. Ben il 67% dei lavoratori infatti sente il bisogno di accrescere le proprie competenze, un dato che denuncia la necessità di formazione, accompagnata ovviamente dalla disponibilità di strumenti e infrastrutture digitali, per evitare che il nostro sistema economico perda competitività di fronte alle sfide del futuro, che saranno in gran parte nel campo digitale. La digitalizzazione va “agita” anche dalle aziende per potere offrire servizi e strumenti sempre più innovativi ed efficaci».