
Adesso c'è la prova: i nuovi voucher lasciano il campo al lavoro nero. Tutta colpa di quel referendum da evitare frettolosamente, che ha portato a buttare il "bambino" dei voucher con l'acqua sporca di chi ne abusava. Tra Presto e Libretto famiglia, il buono lavoro è diventato un contratto di lavoro occasionale con obblighi e complicazioni che ne disincentivano l'uso.
I NUOVI VOUCHER SPINGONO IL LAVORO NERO
Dopo 45 giorni di applicazione, e mentre le vendemmia si avvicina (una delle occasioni di uso più utilizzate per i voucher), sono appena 6.742 i lavoratori che hanno svolto finora prestazioni occasionali, nella stragrande maggioranza (6.056) per microimprese e pochissimi (686) presso le famiglie. Sulla piattaforma Inps i dati sono più ampi: 16.250 utilizzatori e 10.767 lavoratori registrati per un totale di oltre 27 mila utenti. Con l'esclusione delle aziende con più di cinque dipendenti, cioè il 90% degli utilizzatori dei voucher, il crollo era inevitabile: secondo le previsioni, a fatica si raggiungerà il 20% delle prestazioni erogate nel 2016 (1,6 milioni di lavoratori e 134 milioni di voucher). Quindi -80% con circa 300 mila persone coinvolte.
D'altronde riuscire a trovare il profilo giusto è quasi impossibile: possono accedere ai nuovi voucher solo le microimprese, che se agricole possono impegnare solo pensionati, studenti under 25, disoccupati e cassintegrati. No a questo strumenti in edilizia, cave, miniere e opere e servizi svolti in appalto. La Pa può farne uso solo per progetti con categorie disagiate, attività di solidarietà, manifestazioni sociali, sportive, culturali e caritative. Le famiglie, invece, possono chiedere piccoli lavori domestici, assistenza domiciliare a bambini e anziani malati o disabili, e lezioni private, ma per non più di 280 ore all'anno, quindi meno di 24 ore al mese, meno di sei a settimana. Inoltre, ogni lavoratore non può incassare più di 5 mila euro l'anno da tutti i suoi datori di lavoro (contro i precedenti 7 mila), e non più di 2.500 euro dallo stesso utilizzatore. E il resto? Finirà nel mondo del sommerso, ovviamente. Che vittoria per governo e sindacati.