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Hi-Tech

Wiko UFeel, la recensione

Il brand francese si conferma un punto di riferimento per gli smartphone di medio livello introducendo anche funzioni da top di gamma

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Sensore di impronte digitali selettivo, 3 Gb di Ram che bilanciano il processore che rendono l’utilizzo dello smartphone veloce e fluido, oltre a una serie di funzioni smart per la gestione delle app. Sono alcuni dei punti di forza di UFeel, una delle ultime novità presentate da Wiko e che confermano il brand francese un punto di riferimento quando si parla di smartphone di medio livello.

SENSORE SMART. Il valore aggiunto di UFeel è quello di introdurre in un dispositivo che non supera i 200 euro (lanciato a 199 euro, oggi può essere acquistato anche a meno di 160) caratteristiche da top di gamma, come il lettore di impronte digitali selettivo inserito sul tasto home, una novità per questa fascia di mercato. Quello presente su U Feel è un sensore davvero reattivo, che permette di sbloccare il telefono o sostituire password con una delle vostre dita. Ma non è tutto, perché è possibile impostare una diversa azione – chiamare un contatto, avviare un’app, aprire una pagina internet… – per ognuna delle vostre impronte digitali (fino a un massimo di cinque). A proposito di scorciatoie, le applicazioni possono essere lanciate anche con un piccolo gesto tracciato sul display (da 5 pollici) spento: un’impostazione che può essere personalizzata dall’utente e che può portare, ad esempio, ad avviare la fotocamera tracciando una “C” sullo schermo. Altri punti a favore di questo smartphone sono la ricezione, la batteria che, sebbene non estraibile, garantisce una buona autonomia, e la funzione dual sim, che non esclude la possibilità di aggiungere anche una MicroSd fino a 64 Gb per espandere una memoria interna di soli 16 Gb.

DESIGN E FOTOCAMERA. Sul fronte del design Wiko ha fatto un lavoro più che soddisfacente: i bordi in metallo e la cover vellutata posteriore (removibile) danno un tocco unico al telefono, che può essere facilmente utilizzato con una sola mano. La fotocamera posteriore è leggermente in rilievo, può piacere o non piacere, mentre lo speaker posteriore limita un po’ l’esperienza audio nel caso il telefono venga appoggiato su qualche superficie con il display rivolto verso l’alto. Delude un po’ la fotocamera (da 13 e 5 Mp). Chiariamo subito: le foto hanno una buona resa, ma i tempi di messa a fuoco e i risultati non hanno nulla a che vedere con la qualità riscontrata su dispositivi di medio-alto livello. Se, quindi, acquistate lo smartphone anche per le fotografie, forse è meglio puntare su un altro modello.

CONCLUSIONI. UFeel dà la sensazione di avere tra le mani uno smartphone di buon livello, per le numerose applicazioni e funzioni introdotte da Wiko. Certo, se siete abituati a utilizzare un iPhone 6 o un Galaxy S7, storcerete un po’ il naso per alcune caratteristiche, ma guardando al rapporto qualità-prezzo UFeel ha molte carte in regola per incontrare il favore del pubblico.

Articolo aggiornato il 26 luglio, alle ore 12.43