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Hi-Tech

Rassegnatevi, il Wi-Fi scomparirà. Per fortuna

Il futuro porterà sempre più tariffe con dati illimitati. E ci sono nuove tecnologie come Lte-U, Cbrs e 5G pronte a soppiantarlo

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Il Wi-Fi scomparirà, rassegnatevi. E per fortuna. Se oggi sono tanti quelli che scelgono una meta controllando la disponibilità di una connessione gratuita – e vedremo se Starbucks avrà successo in Italia anche per questo – tutto questo potrebbe cambiare a breve. Lo dicono gli analisti di Farrar che annunciano il progressivo affermarsi di tariffe con dati illimitati che renderanno superfluo il Wi-Fi.

Senza la spinta dell’economicità, la gente si dimenticherà anche di cercare una connessione libera. Lo scenario è a lungo termine, ma un’indagine ReportLinker racconta che qualcosa sta già succedendo in America dove un terzo degli utenti non usa più il Wi-Fi domestico preferendo affidarsi alla connessione diretta del proprio smartphone o tablet. E questo avrà ripercussioni soprattutto nei luoghi affollati come stadi o aeroporti, dove le connessioni Wi-Fi potrebbero crollare in breve tempo. «Il Wi-Fi è sempre stato la modalità migliore per consumare localmente grandi quantità di dati», sostiene Kevin Robinson, vicepresidente di Wi-Fi Alliance, un consorzio con oltre 700 imprese di settore, tra cui Apple, Samsung, LG, Intel e altre. «Sarà il mercato a decidere quale sarà la migliore tecnologia che offre le migliori caratteristiche dal punto di vista dell’utente finale. Spodestare la tecnologia del Wi-Fi sembra un’opzione fin troppo ottimistica».

Certo, in 20 anni l’industria del Wi-Fi ha mosso qualcosa come 20 miliardi di dollari per diffondere la tecnologia a macchia d’olio. Ma ora deve difendersi dalla concorrenza nelle frequenze. Si sta sviluppando, infatti, una tecnologia evoluta della Lte, il sistema Lte-Unon il 5G che l’Italia sta per sperimentare – che potrebbe congestionare lo spettro radio dove attualmente lavora il Wi-Fi e si connettono milioni di smartphone, lapto set-top-box televisivi, console e elettrodomestici intelligenti. Per non parlare del Cbrs, la porzione di spettro riservata ai servizi dove Nokia, Nokia, Alphabet e Qualcomm stanno effettuando test di trasmissione di programmi tv in alta definizione.