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Come funziona Babbel: la nostra recensione

Grazie a questa applicazione, Pc e tablet ti danno lezione di lingua. E non c’è solo il solito corso d’inglese, ma ben 14 idiomi con cui fare pratica

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Di app che promettono miracoli ce ne sono parecchie, tipo pancia piatta in una settimana o incontri romantici che ti fanno dimenticare la cotta per Scarlett Johansson. Imparare una lingua in poco tempo sembra proprio una simile promessa da marinaio digitale, quindi ci siamo avvicinati a Babbel – complice un recente aggiornamento – con un po’ di sospetto e incredulità. L’app è un enorme corso di lingue, con ben 14 idiomi dal classico inglese all’esotico indonesiano: per il test abbiamo scelto una lingua che già un po’ masticavamo (il francese) e una totalmente aliena per il nostro palato (il norvegese). Abbiamo provato a vedere se, con un minimo di costanza, qualche miglioramento si faceva sentire. Il corso è diviso in una serie di lezioni che richiedono circa 10/15 minuti per essere completate: quindi, si può fare tranquillamente in pausa pranzo o sul treno (con le cuffie). Non vi “spiega” la lingua come un libro di grammatica classico, ma parte dalle parole e cerca di farvele usare nel contesto giusto, anche con quiz a risposta multipla o facendovi completare frasi e parole.

L’app se la gioca parecchio sul terreno della Gamification: vi assegna un punteggio e fa i complimenti quando superate i test di una lezione con successo, mentre vi tira un po’ le orecchie se sbagliate risposta. Com’è andata dopo un mesetto di lezioni più o meno assidue? Il fatto di poter scegliere quando e dove seguire queste lezioni è un’ottima cosa: il “rafforzamento” del francese ha dato ottimi risultati, proprio perché partivamo da una base minima di conoscenza della lingua; quando ci siamo visti Marseille su Netflix in originale (con i sottotitoli) abbiamo compreso molte più frasi rispetto a quanto succedesse prima di usare Babbel. Il norvegese ha funzionato un po’ meno bene, anche se oggi siamo in grado di dire «vorrei un caffè, non un frappé»!

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© Foto di Matti