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Hi-Tech

“Hello Moto”, Lenovo pensiona il marchio Motorola

L’annuncio dal Ces di Las Vegas: lo storico brand di cellulari sarà eliminato gradualmente e sarà sostituito da “Moto”

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Addio al marchio di cellulari Motorola. Dopo Nokia – acquisita da Windows e i cui smartphone sono stati ribattezzati semplicemente “Lumia” – un altro brand storico della telefonia mobile scompare dal mercato. “Il marchio Motorola sarà eliminato gradualmente e ci focalizzeremo su Moto”, ha spiegato dal Ces di Las Vegas Rick Osterloh, President di Motorola Mobility, società del gruppo Lenovo.

L’obiettivo del gruppo cinese è quella di puntare su due linee di smartphone: il marchio Vibe, già presente, sarà utilizzato per i dispositivi di fascia medio-bassa, il nuovo Moto, invece, sarà utilizzato per la fascia alta del mercato. La strategia industriale, come riportato da Il Sole 24 Ore, è stata messa a punto per cercare di controbilanciare la flessione della vendita di Pc da parte del gruppo. Nel secondo trimestre 2015-2016 (terminato a ottobre), infatti, nonostante un incremento del 16% anno su anno dei ricavi a quota 12,2 miliardi, Lenovo ha registrato la prima perdita in un trimestre negli ultimi sei anni. Prima delle tasse, il gruppo ha visto una perdita di 324 milioni per smartphone invenduti e costi per ristrutturazione per 599 milioni.

IL PRIMO CELLULARE FU UN MOTOROLA. Conosciuta per i suoi modelli storici, come lo Star Tac, il primo cellulare a conchiglia, e il sottilissimo Razr (un eccellenza di design), Motorola è ricordata anche per essere stata la prima a realizzare un telefono portatile (il DynaTac). Come Nokia, anche Motorola non è riuscita a reggere la concorrenza dei nuovi smartphone e, dal gennaio 2011, si è divisa in due società distinte: Motorola Solutions e Motorola Mobility. Quest’ultima era stata venduta a Google pochi mesi dopo per la cifra di 12,5 miliardi di dollari. A sua volta il colosso del web l’ha ceduta a Lenovo nel 2014 per 2,9 miliardi di dollari.

La nota di Motorola Mobility:

Articolo aggiornato alle 12.30 di lunedì 11 gennaio 2016

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© Getty Images