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Via al primo e-G8, “Internet vettore di libertà, ma servono regole”

A Parigi il Forum con i protagonisti mondiali del web, tra cui Google, Facebook e eBay. Due giorni di riflessioni sul potere della Rete, uno dei punti che verrà affrontato anche nel G8 di Deauville. Tra gli italiani anche Franco Bernabè di Telecom e Carlo De Benedetti de L’Espresso

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Inizia con un omaggio alla Rete il primo e-G8 della storia, l’incontro che riunisce i protagonisti mondiali del settore per affrontare a 360° tutti gli aspetti del world wide web: dalla comunicazione all’economica, dalla libertà d’espressione agli attacchi informatici. Organizzato dal colosso Publicis su invito del presidente francese Nicolas Sarkozy, alla due giorni di Parigi (24 e 25 maggio) partecipano personaggi del calibro di Mark Zuckerberg (Facebok), John Donahoe (eBay) o Eric Schmidt (Google), ma anche protagonisti di Microsoft, Groupon e il capo di Newscorp, l’australiano Rubert Murdoch. Non mancano anche i ‘big’ italiani come il presidente di Telecom, Franco Bernabè, il presidente del gruppo editoriale L’Espresso, Carlo De Benedetti, ma anche il giovanissimo fondatore di Populis, Luca Ascani, principale realtà in Europa nel settore dei contenuti on-demand. L’obiettivo? Realizzare una sintesi del vastissimo mondo di Internet in modo da “facilitare la riflessione dei capi di Stato” in occasione del prossimo G8 (in programma l 26 e 27 maggio a Deauville) che per la prima volta avrà all’ordine del giorno un punto dedicato a internet. Nel suo discorso d’apertura Sarkozy ha sottolineato il ruolo importante di Internet, “un vettore di una potenza inedita” della libertà d’espressione, ma al tempo stesso ha richiamato l’attenzione degli attori del web affinché non lascino “veicolare il male senza ostacoli, né ritegno. La trasparenza totale prima o poi si scontra con la libertà individuale – ha insistito il presidente, secondo cui – la potenza creativa degli artisti e i loro diritti d’autore devono essere protetti”.

Internet? Vale 1.600 miliardi e crea occupazione

Credits Images:

Nicolas Sarkozy