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Tv, il palinsesto lo decidono i social network

Un terzo degli utenti decide che cosa guardare in base ai post di amici. E il 29% fa fact-checking di quanto viene detto nei talk show

Se la televisione resta il medium più seguito per informarsi (l’88% degli intervistati si affida ai notiziari), cambiano le modalità di fruizione di questo mezzo. A dirlo i risultati di una ricerca su Informazione e serialità, condotta su oltre mille intervistati, realizzata dall’Osservatorio News Italia e diretta da Lella Mazzoli, docente di Sociologia della comunicazione all’Università di Urbino. Grazie all’utilizzo del second screen attraverso il mobile, più della metà degli spettatori televisivi sono connessi e utilizzano più device contemporaneamente per ricercare informazioni sul programma che stanno guardando (28%) o verificare se ciò che è stato detto durante la trasmissione che stanno seguendo è vero o falso (29%).
Ma soprattutto il 35% degli intervistati si tiene impegnato durante la pubblicità. I nuovi influencer televisivi sono i social network: un terzo del campione (31%) segue i suggerimenti ricevuti sui social, postati dalla propria cerchia di amici su Facebook o Twitter. Per quanto riguarda i programmi, lo spettatore italiano preferisce le serie tv (46%), una tipologia narrativa generazionale, visto che è il 72% dei giovani a seguirne le vicende con più entusiasmo rispetto alle altre classi di età e il 93% degli italiani le guarda in diretta. La online tv viene utilizzata soprattutto dai giovani. Due terzi di chi ha 18-29 anni (66%), segue le serie televisive attraverso almeno una delle modalità online.

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