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Sky, 100 milioni di risarcimento dalla Rai

Richiesta danni da parte della Tv satellitare nei confronti della Tv pubblica per aver criptato alcuni programmi del servizio pubblico

Non si ferma la battaglia di Sky per fermare il criptaggio dei programmi Rai sui suoi decoder: come riporta il neonato quotidiano Pagina99, la pay Tv ha depositato un ricorso al Tar del Lazio chiedendo un risarcimento superiore ai 100 milioni di euro. Un’indiscrezione che circolava da alcuni giorni, oggi confermata: l’accusa è di aver oscurato per anni (dal 2009, precisamente) alcuni programmi del servizio pubblico, come le partite della Nazionale, causando un danno agli spettatori che guardano la Tv attraverso il decoder Sky. Il criptaggio violerebbe, secondo la pay Tv, gli obblighi previsti dal contratto di servizio pubblico per il triennio 2007-2009 (in vigore fino al 2011), in base al quale Viale Mazzini doveva cedere gratuitamente «l’intera programmazione di servizio pubblico sulle diverse piattaforme distributive compatibilmente con i diritti dei terzi». Secondo Sky, l’oscuramento dei programmi avrebbe portato a una riduzione degli ascolti e a una minore crescita degli abbonamenti, per una perdita di oltre 100 milioni di euro. Sulla vicenda sono intervenuti sia il Tar del Lazio, nel 2012, che il Consiglio di Stato, nel 2013, entrambe a favore di Sky.

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Tra i programmi criptati dalla Rai, le gare della Nazionale di calcio, impossibili da vedere attraverso il solo decoder Sky