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Power map 2012, chi comanda e perché nella televisione italiana

Sesta edizione dell’ormai tradizionale classifica del mensile specializzato Tivù. Mai come quest’anno i cambiamenti internazionali dei grandi gruppi hanno influito sulle sorti dei manager che lavorano nel nostro Paese

La mappa del potere televisivo in Italia è arrivata ormai alla sesta edizione. In questi ultimi 12 mesi il mercato ha subito un’ulteriore contrazione, ma allo stesso tempo si è dimostrato leggermente più vivace rispetto a quanto fotografato dalla Power map 2011. Mai come quest’anno i cambiamenti internazionali dei grandi gruppi hanno influito sulle sorti dei manager che lavorano nel nostro Paese, come dimostrano i cinque nuovi ingressi. Per le aziende nazionali tout court, invece, la situazione resta sostanzialmente stabile, in alcuni casi gattopardesca. Resta da vedere se gli ulteriori scossoni, politici ed economici, avranno un’influenza più determinante sulle loro posizioni e mansioni.La Power map 2012 presenta la stessa divisione in quattro classi dell’edizione precedente: in broadcast (manager di gruppi, piattaforme e canali); in advertising (manager di concessionarie); in production (produttori indipendenti e dintorni) e in video (artisti, agenti e giornalisti). Il simbolo accanto al nome (una freccia posta verso l’alto, verso il basso o in senso orizzontale) indica se dall’aprile 2011 a oggi le rispettive performance siano migliorate, peggiorate o rimaste sostanzialmente stabili. La voce new entry, ovviamente, indica i nuovi arrivati. La Power map 2012 è disponibile in versione Pdf in fondo a questo articolo.