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Pirateria informatica, addio a Torrentz

Dopo Kickass, chiude anche l’altro grande motore di ricerca di file pirata: stretta Usa ai download illegali

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La pirateria informatica ha perso un proprio baluardo. Dopo le recenti vicende giudiziarie che hanno investito Kickass Torrent e l’arresto del suo proprietario, anche Torrentz, altro famosissimo motore di ricerca per materiale pirata sul web, ha deciso di chiudere i battenti.

ADDIO TORRENTZ. La decisione presa da Torrentz è stata volontaria, ma è probabilmente motivata dalla stretta nei confronti della condivisione di materiale scaricato illegalmente. Le autorità statunitensi a protezione del copyright, infatti, con il “colpo” a Kickass sono risaliti ai nomi di molti altri siti affini, che presto avrebbero potuto entrare nel mirino della Mpaa, la Motion Picture Association of America, che riunisce e tutela le sette grandi case cinematografiche americane (Walt Disney, Sony, Metro-Goldwyn-Mayer, Paramount Pictures, Twentieth Century Fox, Universal Studios e Warner Bros).

FENOMENO STREAMING. Torrentz, fondato nel 2003, ha così deciso di mettere la parola fine alla propria carriera: con un semplice messaggio di addio, il sito ha definitivamente chiuso. Tuttavia, la scomparsa di due grandi siti come Torrentz e Kickass Torrents non sta a significare la sconfitta della pirateria informatica: il download dei file torrent è un business vivace e fiorente, anche se lo streaming, che rappresenta il 74% delle attività illegali legate alla distribuzione di contenuti audiovisivi, sta rapidamente prendendo il suo posto.